Raffaele Auriemma sospetta che l’indagine a De Laurentiis sia legata al suo rifiuto di liberare Spalletti come CT della nazionale.
CALCIO NAPOLI. Raffaele Auriemma, ha commentato alcuni temi caldi che riguardano il Napoli soffermandosi in particolare sulla vicenda dell’indagine a carico del presidente Aurelio De Laurentiis.
Il Mercato e i Rinnovi
Auriemma ha osservato che De Laurentiis ha gestito il mercato e i rinnovi contrattuali di giocatori chiave come Osimhen e Zielinski in modo indipendente, questo, secondo il giornalista, potrebbe aver creato tensioni all’interno della squadra.
“Ho sempre apprezzato il coraggio del presidente De Laurentiis, il suo essere visionario, coraggioso al limite della spavalderia, con la forza per raggiungere un traguardo anche lì dove nessuno credeva fosse possibile. Quest’anno, però, credo abbia esagerato nel convincimento di poter fare tutto in prima persona, dai rinnovi non ancora firmati con Osimhen e Zielinski, alla gestione del mercato condotta insieme a Chiavelli e Micheli”.
Il Conflitto con la FIGC
Il punto più critico sollevato da Auriemma riguarda il rapporto tra De Laurentiis e la Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC). Secondo Auriemma, il presidente del Napoli avrebbe fatto meglio a mantenere un rapporto più amichevole con la FIGC e il suo presidente, Gabriele Gravina. Auriemma suggerisce che il rifiuto di De Laurentiis di liberare l’ex allenatore Spalletti per diventare il CT della Nazionale potrebbe aver innescato tensioni.
“Il mio essere giornalista di lungo corso mi genera anche un’aspra punta di malizia ed il sospetto che l’indagine a De Laurentiis per falso in bilancio aperta dalla Procura di Roma possa essere direttamente connessa al suo “no” rivolto a Gravina per avere Spalletti come ct. Cosa accadrà adesso? Tutto oppure niente e il mio suggerimento al presidente è di aprire gli occhi standosene in silenzio”.
Un Sospetto Inquietante
Auriemma non esita a condividere il suo “grosso sospetto”: l’indagine per falso in bilancio aperta contro De Laurentiis potrebbe essere direttamente collegata al suo rifiuto di collaborare con Gravina. “Cosa accadrà adesso? Tutto oppure niente”, conclude Auriemma, consigliando al presidente di “aprire gli occhi” e mantenere un basso profilo.