Ancora indifferenza per la Juve. I Napoletani ormai snobbano la vecchia signora, potrebbe arrivare a Napoli con la banda e nessuno se ne accorgerebbe. Si accorgono invece del grido di Insigne e rispondono in 50mila e più.
Di: Donato Martucci
Ancora indifferenza per la Juve
NAPOLI La Juventus alle 20 e 46 ha raggiunto l’Hotel Parker’s, blindatissimo dalle forze dell’Ordine, ancora accolta tra l’indifferenza generale.
Ancora meno tifosi e curiosi rispetto alla gara di campionato, qualche sfottò alla riapertura della strada, ma nulla più. Allegri rinuncerà a Mandzukic, non convocato per un problema al ginocchio, mentre di sicuro effettuerà sette cambi rispetto alla gara di campionato.
Il Napoli non è andato in ritiro, come invece è accaduto nella gara di campionato e Milik è stato provato ieri come titolare al centro dell’attacco. In difesa dovrebbero giocare al centro Albiol e Koulibaly, con ai lati Hysaj e Ghoulam che tornerà al posto di Strinic. In mediana, a destra, Zielisnki dovrebbe essere preferito ad Allan ma la formazione è sempre un rebus. Hamsik confermato a sinistra nonostante le noie muscolari evidenziate domenica sera.
Il grido di Insigne
Insigne, i ha dato la carica alla sua squadra: «All’andata ci sono stati tanti episodi, ma noi non dobbiamo cercare alibi e fare la nostra partita. Sappiamo che sarà dura ma niente è impossibile. La Juve ha grande qualità, ma noi siamo un gruppo fantastico che cercherà di metterli in difficoltà».
E’ l’unico napoletano in squadra e sente questa sfida in modo particolare: « Come sanno tutti c’è una grossa rivalità, ma io scendo in campo da napoletano con emozioni particolari, scendo di andare in campo dando sempre il massimo. Il saluto a Higuain? Ci siamo salutati come ho fatto con altri calciatori della Juventus. Niente di particolare. L’importante è passare il turno: mi piacerebbe segnare, ma in questi casi è più importante arrivare in finale disputando una grande prestazione».