Allarme rosso, la Serie A sta fallendo: la Lega è piena di debiti | Non vedremo più il campionato
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La Lega Serie A è in nettissima difficoltà. Piena di debiti, ha generato il panico: c’è il rischio che il campionato non si possa più vedere.
La Serie A attraversa una delle fasi più critiche della sua storia. I conti non tornano, i bilanci delle società sono sempre più appesantiti da debiti e la Lega stessa fatica a mantenere la propria stabilità finanziaria. Una situazione che, se non affrontata con urgenza, rischia di minare le fondamenta del massimo campionato nazionale.
Le cause sono molteplici e stratificate. Da un lato la gestione poco oculata di diversi club appartenenti alla Lega, spesso proiettati verso spese folli sul mercato senza reali strategie di sostenibilità. Dall’altro il calo degli introiti televisivi, un tempo principale fonte di ossigeno per le società.
Il confronto con gli altri grandi campionati europei è impietoso. La Premier League inglese, ad esempio, continua a crescere in ricavi e seguito internazionale, grazie a una gestione manageriale avanzata. In Spagna e Germania, pur tra difficoltà, i modelli organizzativi risultano comunque più solidi. L’Italia sembra invece ferma, incapace di adattarsi ai tempi.
Le conseguenze sono già evidenti sul campo. Le squadre italiane faticano ad attrarre grandi campioni, spesso preferendo trasferirsi all’estero per motivi economici e di competitività. Le prestazioni nelle competizioni europee, salvo rare eccezioni, non fanno che confermare questo divario. La Serie A, un tempo icona mondiale, rischia di diventare un torneo di secondo piano o ancora peggio di sparire.
Il rischio c’è
Il rischio più grave, tuttavia, riguarda la sopravvivenza stessa del sistema. Senza interventi strutturali, il debito accumulato potrebbe portare a insolvenze di massa, con conseguenti esclusioni dai campionati e un colpo mortale alla credibilità della Lega. Lo scenario di “non vedere più il campionato”, oggi, appare meno fantascientifico di quanto sembri.
Occorrono riforme immediate. Serve una strategia comune tra Lega, club e istituzioni, capace di valorizzare i giovani, rinnovare gli stadi e rendere il prodotto più appetibile a livello globale.

Il commento
Nello specifico la scorsa settimana una delegazione dell’AIA ha incontrato a Roma il presidente FIGC Gabriele Gravina per discutere della questione stipendi. A confermarlo è stato Mario Mazzoleni, fratello del varista Paolo Silvio, che ha denunciato la situazione. Secondo quanto riferito, gli arbitri non avrebbero ancora ricevuto i compensi relativi alla parte finale dello scorso campionato.
In particolare, mancherebbero all’appello i mesi di aprile, maggio e giugno, con un ritardo che solleva molte perplessità. Mazzoleni ha sottolineato come questa mancanza, indipendentemente dagli errori tecnici, rappresenti un problema della Federazione come riportato da controcalciotv. Una situazione che, a suo avviso, rischia di condizionare anche il rendimento degli arbitri sul campo.
