Il Brasile recita la parte della big vera, e vola ai quarti. Il Messico ha provato a contrastare la seleçao, e in parte c’è pure riuscito, specie nella prima mezz’ora, quando la rapidità e l’imprevedibilità della premiata ditta Lozano-Hernandez-Vela hanno dato filo da torcere alla retroguardia verdeoro. Il tutto è durato fino a quando è salito in cattedra Neymar. Un paio di giocate delle sue, che fanno rintanare il Messico nella propria metacampo, badando bene a non scoprirsi troppo. Primo tempo termina a reti inviolate.
La ripresa inizia in maniera diversa rispetto al primo tempo. Il Brasile in pieno controllo della gara, cerca di accelerare e di trovare la via del gol, concedendo al Messico pochissime ripartenze. Il gol arriva al 51 esimo. Willian scende sulla sinistra dopo aver ricevuto uno scambio con Neymar, e mette in mezzo, dove lo stesso attaccante del Psg puntuale in scivolata accoglie l’invito e mette dentro per il vantaggio brasiliano. Al 61 esimo ci prova Vela, ma il suo tiro da fuori è parato in angolo da Allison. La partita si chiude all’88 esimo grazie a Firmino, subentrato in campo pochi minuti prima al posto di Coutinho. L’attaccante del Liverpool si fa trovare pronto ad un invito a nozze di Neymar e la mette dentro per il più facile dei gol. Due a zero e notte fonda per il Tricolor. Sugli spalti è festa verdeoro.
Alla vigilia, per il Brasile questa poteva non essere una gara facile. Il Messico ammirato ai gironi ha mostrato rapidità e intraprendenza, roba che a tratti ha fatto vedere anche oggi. Ma la formazione di Osorio ha avuto subito paura di Neymar e company, perdendo l’iniziativa e consegnando così tutto nelle mani dell’avversario. Per la seleçao questo vuol dire giocare sul velluto, e infatti non si è lasciata pregare. Il primo tempo finisce a reti inviolate solo per la bravura di Ochoa. Il resto è storia firmata Neymar e Firmino, che ai quarti incontreranno la vincente tra Belgio e Giappone.