Al San Paolo sono pronte a suonare le note del Tango.
Splendida cornice per il duello tra due dei bomber più prolifici del nostro campionato.
Ecco l’analisi da Goal
Non è un caso che il momento positivo del Napoli sia coinciso con l’esplosione del Pipita che, dopo un avvio di stagione deludente, ha cominciato a segnare a raffica.
I goal non mancano nemmeno a Icardi, ma la grande differenza sta nel loro modo di stare in campo, il sottile confine tra un fuoriclasse e un ottimo giocatore.
Higuain è il perfetto terminale offensivo del 4-2-3-1 di Rafa Benitez: l’ex Real Madrid sa fare reparto da solo, venendo incontro, proteggendo palla per far salire la squadra e dialogando con i compagni. Il perfetto identikit della punta che servirebbe al Mancio per uscire dalle sabbie mobili.
Ce l’ha Rafa e se lo tiene ben stretto. Maurito, invece, deve ancora crescere tanto sotto questo punto di vista, perché aspetta sempre che la squadra giochi per lui e mai il contrario.
Succede quindi che Higuain è prezioso anche quando non segna (vedasi voce palloni recuperati, assist e occasioni create), mentre il connazionale è un fantasma quando non gli arrivano palloni giocabili (e ultimamente succede abbastanza spesso).
Anche il dato dei passaggi evidenzia come il napoletano sia più propenso a giocare con i compagni rispetto all’interista.
Mancini non lo dirà mai, ma siamo certi che stasera gli piacerebbe tanto fare cambio con il collega Benitez. Se non altro per far vedere a Icardi quali sono i movimenti che lui si aspetta da un numero 9…