Serie A

Ziliani: “Gravina e Chiné fingono che tutto vada bene, come in Calciopoli. Uno schifo”

Paolo Ziliani commenta il caso Juventus con le plusvalenze e la cosiddetta carta Covisoc chiesta dagli avvocati difensori.

Il giornalista scrive della cosiddetta Carta Covisoc: “Incredibile ma vero, sembra iniziare a svelarsi il mistero della “carta COVISOC” che negli ultimi giorni ha messo il mondo del calcio in fibrillazione. Pare si tratti di un carteggio di 6 pagine e sarebbe interessante conoscere le domande poste dalla COVISOC alla FIGC.
Dalla risposta di Chinè, procuratore federale, di cui leggete qui sotto uno stralcio, sembra di capire che la COVISOC abbia chiesto il perché di mancate azioni disciplinari verso i club da parte della Procura FIGC in tema di illeciti finanziari e amministrativi“.

Poi aggiunge: “E qui la Procura FIGC non ci fa una gran figura. Chinè dice che un’azione disciplinare può darsi solo in caso di sospetto “di operazioni di scambio di calciatori in termini di sistematicità”; e la #Juventus come noto ne ha collezionate oltre 60 solo negli ultimi anni.
Ancora: essendo la Juventus quotata in borsa è obbligata a rispettare il principio contabile internazionale IAS 38, par. 45 che vieta di registrare plusvalenze in caso di scambio “a specchio” di giocatori. Invece la Juve iscrive a bilancio attivi per 100 e più milioni“.

Po Ziliani conclude: “E in questo caso, delle due l’una: o alla Procura FIGC sono tutti ignoranti e non conoscono le regole basilari, e allora dovrebbero dimettersi; o le conoscono ma preferiscono ignorarle, magari obbedendo a ordini superiori, e allora qualcuno dovrebbe mandarli a casa. a morale della favola è che non cambia mai niente. Nel 2006 Carraro e Palazzi che tengono le carte di Calciopoli nascoste in un cassetto finchè lo scandalo non deflagra; oggi Gravina e Chinè che fanno lo stesso fingendo che tutto vada bene. E invece è uno schifo“.

Gazzetta – Carta Covisoc e plusvalenze Juve, ecco cosa c’è scritto