Primo PianoTutto Napoli

Zielinski: “Polonia, devi imporre il gioco come il mio Napoli” poi il pensiero per Ischia

Piotr Zielinski impegnato con la Polonia ai Mondiali in Qatar parla della sfida con l’Argentina, ma anche del Napoli di Luciano Spalletti.

Zielinski è felice per il passaggio del turno, ma sa che contro l’Argentina la sua Polonia ha fatto poco o nulla: “Abbiamo fatto una brutta partita e dobbiamo sicuramente migliorare se vogliamo competere con la Francia” dice al Corriere dello Sport.
C’è chi gli suggerisce che ci vorrebbe Spalletti al posto di Michniewicz che sceglie un atteggiamento troppo difensivo: “La Polonia e il Napoli sono due realtà molto diverse. La mia Nazionale non gioca per imporre il suo calcio, spesso lascia l’iniziativa agli avversari e ripiega all’indietro, mentre il Napoli è abituato a controllare la palla e far valere le tante soluzioni offensive di cui dispone. Spero che questo concetto si possa applicare anche alla Polonia“.

Zielinski dice di aver vissuto male gli ultimi minuti di gioco tra la necessità di non prendere un cartellino giallo e quella di non subire gol. Poi confida un retroscena: “A un certo punto stavo per chiedere agli argentini che conosco, quelli che frequentano il campionato italiano, di abbassare il piede dall’acceleratore. In fondo erano già sicuri del primo posto. Ma poi mi sono frenato, sarebbe stato un gesto antisportivo. E queste cose a me non piacciono“.

Sul Napoli Zielinski dice: “Ci penso? Onestamente ora mi concentro sul Mondiale. Quando tornerò, ricomincerò a dare il cento per cento per il club. Alla sosta siamo arrivati lanciati, dopo un periodo bellissimo, ma non è finita. Abbiamo ancora tante partite, tra campionato e Champions League, e non intendiamo mollare nulla nel 2022. Vogliamo fare la storia, così come l’abbiamo fatta qui con la Polonia“.

Poi un pensiero per Ischia: “Ho vissuto la tragedia con grande dolore. Sono vino a tutta l’isola, un posto  bellissimo, è successa una cosa terribile. Mando unmessaggio alla gente: vi auguro tanta forza per risalire“.