Tutto il mondo a Napoli «Un sogno lo scudetto qui»

Non è solo un trionfo sportivo. Il quarto scudetto del Napoli è una festa lunga, è folklore, è identità, è pellegrinaggio. È una città che diventa idea. Come scrive Gennaro Di Biase su Il Mattino, «la nuova Neapolis non è più solo un luogo tra San Giovanni e Bagnoli: è un pensiero che si infiltra dappertutto, dall’Argentina a Manchester, dal Suriname a Malaga».
Secondo i dati dell’Osservatorio comunale al Turismo, sono stati oltre 500.000 i vacanzieri arrivati in città per Napoli-Cagliari, con un’impennata di presenze che ha portato al sold out di b&b e alberghi, ben 200mila presenze in più rispetto al weekend del Primo Maggio.
Il culto di Diego e lo stadio come tempio
Il tricolore a Napoli è una forma di religione laica, fatta di simboli, luoghi e rituali. I fedeli vengono da ogni parte del mondo per rendere omaggio alla loro divinità: Diego Armando Maradona. Il murale in Largo Maradona, secondo le stime raccolte da Il Mattino, ha registrato picchi di oltre 50.000 visitatori nel weekend della festa.
L’altro rito è l’assalto al tempio: lo stadio Maradona. Ma – come fa notare Di Biase – l’impianto di Fuorigrotta, ancora chiuso ai turisti, non è ancora un museo, nonostante l’enorme potenziale. I turisti sarebbero disposti a pagare, ma restano fuori. Un’occasione economica e culturale ancora sprecata.
Un popolo globale
Da Rosario a Singapore, passando per Roma, Barcellona e Vicenza, sono migliaia i tifosi che vestono l’azzurro anche lontano dal Golfo. Andrea, fotografo di Vicenza, racconta:
«Il tricolore a Napoli è unico: è un movimento antropologico. Io tifo Vicenza, ma simpatizzo per il Napoli».
E come aggiunge Luis Miguel, suo amico romano con origini ecuadoriane:
«Tifo Napoli, pur non essendo di qui. È una fede che supera i confini».
C’è chi ha speso cifre importanti per esserci. Come Antonio Taglialatela, che da Malaga è volato a Napoli spendendo oltre 5.000 euro tra voli e biglietti, pur di assistere alla partita. O Chris Whale, da Manchester, che ha speso 800 euro in curva A:
«Il pensiero di aver venduto McTominay mi rattrista. Ma questa settimana sono felice».
Pacchetti turistici e sfida all’abusivismo
L’onda lunga del successo azzurro si riversa sul turismo organizzato. I tour operator, racconta Il Mattino, stanno inserendo nei pacchetti visite a Largo Maradona, Taverna del Ferro, e la casa dell’ex numero 10. Cesare Foà, di Adv Unite, conferma il tutto esaurito. Ma avverte Agostino Ingenito (Abbac):
«Servono più controlli contro l’abusivismo e la speculazione, prima della Coppa America».
Napoli, da città a simbolo
Il tricolore 2025 è anche un passaggio simbolico. Scrive il direttore Roberto Napoletano su Il Mattino:
«Questo scudetto segna il passaggio dall’ordinarietà alla straordinarietà».
Ma una cosa non cambia: la passione. È quella che riempie piazza Dante, la Curva B, Largo Maradona. Quella che porta i napoletani – e non solo – a gridare «Forza Napoli» anche da Tokyo o Buenos Aires. Perché, come si legge nella conclusione di Di Biase, il sangue azzurro non sa mentire.