Tudor, è una strage di difensori: si ferma anche a lui | Era l’unico che poteva fare quel ruolo

Tudor, è una strage di difensori: si ferma anche a lui | Era l’unico che poteva fare quel ruolo

tudor vlahovic-lapresse-napolipiu.com

L’allenatore della Juventus sta vivendo un momento tutt’altro che felice. Adesso la lista degli assenti si è allungata.

Tudor ha affrontato sin qui una stagione complessa, segnata da sfide continue e difficoltà tattiche. La squadra sembra andare a pezzi, soprattutto in difesa, dove gli uomini chiave mancano di continuità. Ogni errore avversario si trasforma in un’occasione persa, e il tecnico non può fare miracoli.

La difesa è un campo minato: ogni intervento è rischioso, ogni scelta può trasformarsi in gol subito. I giocatori chiave mancano spesso di lucidità e tempismo, e le alternative in rosa sono poche. Tudor aveva riposto fiducia in uomini che sembravano affidabili, ma la realtà dei fatti lo sta smentendo.

Tudor aveva scelto l’unico calciatore in grado di reggere la pressione, ma persino lui ha incontrato limiti insormontabili. Il carico di responsabilità grava su pochi, e il rischio di errori cresce. La squadra paga dazio a una mancanza di profondità e alternative tattiche.

Il tecnico cerca di adattarsi, provando soluzioni alternative e cambi di modulo. Tuttavia, la fragilità difensiva resta un problema ricorrente. Anche le strategie più accurate incontrano ostacoli imprevisti. Nonostante l’impegno, la sensazione è che nulla possa fermare la strage di difensori.

Bisognerà reinventarsi

Tudor cerca di motivare chi resta disponibile e di mantenere l’ordine in campo. Ogni partita diventa un test di pazienza e intelligenza tattica. La squadra segue il suo allenatore, ma l’impatto dei giocatori assenti pesa come un macigno.

Tudor dovrà affrontare la situazione con pragmatismo, ma la pressione aumenta. La speranza è trovare nuove soluzioni e ridare sicurezza alla difesa. 

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La nuova tegola

Nello specifico Joao Mario era stato previsto come esterno dinamico della Juventus nell’operazione con il Porto che aveva portato alla cessione di Alberto Costa. Oggi, però, il portoghese fatica a trovare continuità e si muove ai margini della rosa come riportato da alfredopedulla.com. Anche a Madrid Tudor ha privilegiato Kalulu, più affidabile in fase difensiva e abbastanza incisivo quando ha dovuto avanzare, sottolineando le difficoltà di Joao Mario.

Il suo impiego stagionale è ridotto: poco più di 300 minuti, con assenze prolungate nelle ultime gare. Il confronto con Kalulu è evidente: il francese ha accumulato quasi il triplo dei minuti e sembra aver conquistato maggiore fiducia da parte dell’allenatore. Tudor avrebbe preferito trattenere Costa, ma ha dovuto fare i conti con l’arrivo di Joao Mario.