La procura della Figc apre un’indagine per la frase ‘terrone di m…..’ pronunciata da Alex Maggi ai danni di Gennaro Gattuso durante il match Napoli.
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“Terrone di me…” è la frase choc detta a Gennaro Gattuso su cui la procura Figc ha deciso di aprire un’indagine. A pronunciare quella frase è stato Alex Maggi fisioterapista della Lazio, che si è poi cosparso il capo di cenere. Un insulto che oramai è diventato consuetudine, pronunciato con tanta noncuranza. La reazione di Gattuso è stata veemente e solo dopo l’intervento di alcune persone presenti in campo il tecnico è riuscito a calmarsi. Ma la rabbia del tecnico del Napoli ci sentiamo di comprenderla. Poiché proprio non capiamo come mai una persona debba essere discriminata per il posto in cui è nato. Ancora di più non capiamo come mai questo tipo di insulto sia così facile da utilizzare per tutti, vedi il dirigente dell’Atalanta di qualche settimana fa.
Terrone a Gattuso: interviene la procura
“Oggi la procura federale aprirà un fascicolo che porterà probabilmente al deferimento e ad una sanzione. Perché la frase è una frase razzista non è stato un becero tifoso qualsiasi a gridare “terrone di m….” ma un tesserato della Lazio. Pessimo esempio, per tutti. Vedremo cosa deciderà la Procura Figc che aprirà un fascicolo tenendo conto delle relazioni degli ispettori federali. Così come è successo a Mirco Moioli, team manager dell’Atalanta il 12 luglio, deferito dopo aver reagito urlando “terrone del c….” ad uno pseudo tifoso del Napoli che molestava Gasperini“.
Questo quanto scrive Il Mattino sul “terrone di m…” rivolto a Gattuso su cui indaga la procura Figc. Il problema è che oramai la discriminazione territoriale è una piaga del nostro calcio. Una questione atavica su cui nessuno fa nulla o quasi. Siamo certi che nemmeno il deferimento e la sanzione possano eliminare questo problema, di natura culturale.
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