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Spalletti: “Lazio partita che ha un peso diverso, sono io sotto esame non i calciatori. Maradona ha lasciato un vuoto”

Il tecnico del Napoli parla in conferenza stampa alla viglia del match di Serie A

Luciano Spalletti presenta Napoli-Lazio in conferenza stampa, gli azzurri vogliono ritornare alla vittoria che manca da due partite. Non è un grandissimo periodo per il Napoli che in campionato ha raccolto solo un punto nelle ultime due giornate, poi il tonfo in Europa League ha solo aggravato la situazione. Spalletti per Napoli-Lazio dovrà fare ancora a meno di alcuni calciatori come Anguissa, Osimhen e Politano, ma può recuprare Fabian e Insigne. 

Napoli-Lazio: le parole di Spalletti

La partita con la Lazio di Maurizio Sarri è da vincere ad ogni costo, per la classifica, ma anche per onorare ulteriormente la memoria di Maradona. “Veniamo da due o tre risultati non positivi e quindi la partita con la Lazio ha un peso diverso. Affrontiamo una squadra, forte, del nostro stesso livello. Una di quelle squadre che insieme ad altre sette formazioni è lì in alto alla classifica. Dobbiamo fare molta attenzione ma proponendo sempre il nostro gioco” dice Spalletti.

Mertens in vantaggio su Petagna con la Lazio.

Vista l’assenza di Osimhen c’è il dubbio Mertens-Petagna: “Osimhen ha delle caratteristiche specifiche, ma gli si può raffinare la tecnica. Mertens è un calciatore che tecnicamente fa quello che vuole, ma se fa uno scatto di 60 metri va in difficoltà rispetto ad Osimhen, però è imprevedibile e col pallone fa grandi cose. Petagna, invece, ha delle caratteristiche ancora diverse, quindi siamo più che completi da questo punto di vista“. Insomma Spalletti fa capire che in attacco il Napoli non farà movimenti di calciomercato, mentre qualcosa si farà in altre posizioni del campo. Intanto nella sfida Napoli-Lazio sembra Mertens il favorito: “Lavoriamo su un 3-4-2-1. Mertens? Lui non è uno che ha problemi con i sistemi di gioco, si inserisce bene in ogni contesto. Di solito i difensori hanno anche problemi a marcare quelli piccolini e meno visibili“.

In ogni caso Spalletti è convinto di avere “una rosa di un certo livello, l’ho sempre detto. Ora non dobbiamo fare altro che andare avanti sul nostro cammino. Seguiamo il metodo di lavoro impostato e andiamo avanti, ma è chiaro che ad ogni partita ci dobbiamo mettere qualcosa in più. Bisogna imparare anche dalle sconfitte“.

Spalletti su Sarri ha detto: “È un avversario molto complicato da battere. Ha una grande organizzazione di gioco e costruisce bene la manovra, con una fitta ragnatela di passaggi. La Lazio sta bene, si è visto dalla partita di Europa League“.

Maradona

Spalletti parla anche di Diego Armando Maradona. “Il pensiero di Maradona è sempre presente nel nostro spogliatoio, anche in ritiro e durante le cene estive, ci sono state tante canzoni su Maradona. A me non interessa cosa ha fatto fuori dal campo, nemmeno mi interessa se è il più grande calciatore della storia. Quello che racconta meglio Diego Armando Maradona è il grandissimo vuoto che ha lasciato, il profondo imbarazzo, quando è scomparso. Un senso di vuoto e smarrimento che mai si era visto nella storia del calcio. Lui riusciva a far diventare tutti grandi, anche la gente normale, li faceva sentire al suo livello“.

Spartak Mosca

Spalletti, durante la conferenza stampa di Napoli-Lazio, è ritornato anche su su quanto accaduto con lo Spartak Mosca. In particolare sul mancato saluto con Rui Vitoria e la reazione social della società russa. “Io sono stato in Russia e c’è molta gente seria e perbene. Ci sono società serie e poi c’è lo Spartak che può fare quello che gli pare, è diversa da altre società. In ogni caso le offese si fanno da vicino e non tramite social. Ma ora parliamo solo di questo episodio, mentre nessuno ha sottolineato che al termine della gara con l’Inter tutti i calciatori mi sono venuti ad abbracciare. Anche quelli con cui si diceva che avessi un cattivo rapporto“.