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Spalletti: “Napoli possiamo ancora crescere. Milan più avanti, sono campioni. Un fattore sarà fondamentale”

Luciano Spalletti parla di Milan-Napoli, sfida top della settima giornata di Serie A, che si gioca al San Siro domenica 18 settembre.
Milan e Napoli sono due squadre che stanno molto bene, due squadre che stanno poco attente agli equilibri perché hanno voglia di andare a vincere le partite e quidi qualche volta lasciano spazi. Quelli che sapranno vincere i contrasti, prendere certe palle potranno fare meglio dell’altra. Formazione? Certo che ci ho pensato, sicuramente giocheremo in undici. Ma non è corretto che i miei giocatori la sappiano oggi, perché io ho bisogno di avere più di undici giocatori motivati, per questo non ve la dico prima” queste le parole di presentazione di Spalletti su Milan-Napoli.

Poi il tecnico aggiunge: “Sono sicuro che sarà una bella partita per il calcio italiano per il calcio in generale. Pioli è un grande tecnico e le sue squadre fanno certe cose che anche io faccio vedere ai miei giocatori. Lui è stato bravo lo scorso anno a tenere bene in certe situazioni ed alla fine sono riusciti a vincere con un minimo di anticipo. Oggi hanno anche esperienza in più ed hanno unito qualche formidabile campione a qualche ragazzo che andava tutelato. Gli vanno fatti i complimenti“.

Gazzetta -Probabili formazioni Milan-Napoli: ballottaggi Lozano-Politano e Raspadori-Simeone

Sulle convocazioni di cinque giocatori del Napoli in Nazionale, Spalletti dice: “Sono contento per i calciatori, perché vuol dire che stanno facendo bene”. Poi ritorna sul Milan e dice: “Loro sono campioni e quindi sono più avanti di noi anche per l’esperienza accumulata. Noi dobbiamo andare a Milano e fare quello che abbiamo fatto sempre quest’anno, magari stando attenti ancora di più a non perdere palloni. Perché con la corsa che hanno e la mentalità che hanno ti ribaltano subito l’azione e ti vanno a fare gol. Il Milan attacca subito gli spazi e non ci perde più di tanto. Mentre noi abbiamo bisogno di portare gente in avanti per fare gol. Quindi non perdere palloni sarà importante per entrambe le formazioni“.

Sul nuovo Napoli, l’allenatore ha detto: “La squadra è stata costruita con calciatori tecnici che giocano insieme in maniera compatta. Anche in questo ci assomigliamo con il Milan. Noi andiamo a tentare di prendere il meglio per le caratteristiche dei giocatori che si hanno in rosa. Qualcosa di buono lo abbiamo fatto vedere, ma possiamo ancora far vedere altro“.

Il Napoli sta facendo vedere già delle ottime cose ed è primo in campionato, cosa mai pronosticata da nessuno: “Con la società si era prospettato qualcosa del genere. Essere già a questo punto dopo poco non lo so. Ma noi abbiamo dei ragazzi seri, che si allenano con entusiasmo e che danno il massimo. Però per il momento siamo molto contenti e soddisfatti, ma sappiamo che dobbiamo fare ancora molta strada. Nel calcio basta un episodio per far cambiare la storia di una partita e di un comportamento di squadra, soprattutto in team giovani come il nostro“.

Spalletti: “Non siamo dipendenti da Osimhen

Su Lozano e Demme, Spalletti risponde: “Demme è ancora in fase di recupero, mentre invece Lozano è recuperato e ci sarà in Milan-Napoli“. Mentre su Raspadori e Simeone, Spalletti cerca di non sbilanciarci: “Perché scegliere uno o l’altro? Uno si lancia più in profondità, l’altro è più sgusciante è più bravo a venire a palleggiare o attacca lo spazio, mentre l’argentino sa più giocare palla addosso. Ecco perché li abbiamo entrambi. Quello che va più in profondità magari è più finalizzatore, chi viene più incontro è quello che fa sapere più la squadra e poi te lo ritrovi a finalizzare. E se invece fossimo stati dipendenti di Osimhen e basta come valevate che fosse? Noi, no, non siamo dipendenti. I nostri risultati devono essere continui. Se dipendi da un calciatore, poi come fai? Noi avremo bisogno di tutti, perché il campionato sarà lungo e difficile, l’importante sarà salvaguardare la serenità dello spogliatoio“.

Sui rigoristi, Spalletti ha detto: “Di rigoristi bisogna averne più di uno. Ad esempio con lo Spezia il primo era Politano, il secondo Elmas. Anche con il Milan sarà così, ci sarà un primo tiratore ed un secondo. Zielinski? Il primo contro i Rangers lo aveva tirato molto bene secondo me, è stato bravo il portiere a pararglielo“.

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