Saviano denuncia: «Inter, curva infiltrata dalla ’ndrangheta. La società sapeva e non ha denunciato»

NAPOLI – Parole destinate a far discutere quelle pronunciate da Roberto Saviano ai microfoni di Radio Crc, nel corso del programma “A pranzo con Umberto Chiariello”. Lo scrittore napoletano, da sempre impegnato sul fronte dell’antimafia, ha usato toni duri per denunciare quanto emerso dall’inchiesta “Doppia Curva”, che coinvolgerebbe direttamente ambienti legati al tifo organizzato dell’Inter e del Milan, accusando la società nerazzurra di «acquiescenza totale» nei confronti di soggetti legati alla criminalità organizzata.
«Abbiamo elementi più che indiziari che parlano di una penetrazione gravissima», ha affermato Saviano. «Le curve milanesi, secondo gli inquirenti, sono state controllate da clan mafiosi: i Bellocco per l’Inter, i Mancuso per il Milan».
Secondo Saviano, i dirigenti delle curve, in contatto diretto con le società, sarebbero stati in realtà scelti da famiglie della ‘Ndrangheta, mettendo in evidenza una situazione che, se confermata, renderebbe estremamente delicato il ruolo dei club.
«Non è una provocazione gratuita»
Saviano ha chiarito che la sua provocazione, legata al gol del Bologna che ha interrotto la striscia vincente nerazzurra, è stata un pretesto per accendere i riflettori sul caso giudiziario:
«Non è un attacco sportivo – ha spiegato – ma un modo per far emergere una verità che viene messa in ombra dai successi sul campo. Quando la Juve fu coinvolta nell’inchiesta “Alto Piemonte”, partì da una denuncia interna. L’Inter e il Milan, invece, si sono limitate a costituirsi parte civile solo nel 2025, senza mai denunciare».
L’affondo su Milano
Saviano ha poi posto l’accento sul diverso trattamento mediatico e sociale che riceverebbero queste vicende a seconda della città coinvolta:
«Se questa inchiesta fosse successa a Napoli – ha dichiarato – l’eco sarebbe stata molto più forte. Ma a Milano si tende a leggere tutto come “infiltrazioni dal Sud”, quando invece i protagonisti sono locali, dirigenti milanesi. Oggi Milano è la città col maggior capitale mafioso d’Italia».
Le reazioni: silenzio o difesa?
Non si è fatta attendere la reazione dell’Inter, che secondo alcune indiscrezioni starebbe valutando di adire le vie legali nei confronti di Saviano. Lo scrittore, da parte sua, ha affermato: «Se l’Inter vuole denunciarmi, si aggiungerebbe alle mille altre denunce ricevute. Il mio scopo era scuotere anche i tifosi».
Saviano ha infine sottolineato il percorso del Napoli, che secondo lui avrebbe intrapreso da tempo una strada diversa, più netta, nel contrasto alle infiltrazioni mafiose nei gruppi ultras, pur con difficoltà e ritardi.