Il Napoli cambia modulo contro la Roma. Il 4-4-2 si è modificato in 4-3-3. Verdi rende il modulo più flessibile. Ancelotti e le catene di castel Volturno.
Un Napoli di imperfetta bellezza, ma rassicurante, passeggia sulle macerie della Roma. Il suo passato splende in tribuna con lo sgomento Totti in abito da manager, ma il campo presenta una squadra senza nerbo né centrocampo.
Ranieri, scrive Repubblica, schiera un 4-3-3 con terzetto centrale fantasma: i lentissimi Nzonzi e Cristante ai lati di De Rossi afflitto dall’insostenibile leggerezza della barba che scende fino all’ombelico.
Fa il segno della croce quando esce. Come dire: grazie Dio, non vedevo l’ora di uscire. Passato in vantaggio subito con Milik, il Napoli pur mantenendo una sua superiorità ed il controllo delle infinite strade che lo guidano fino alla porta della Roma, si adegua a ritmi sonnolenti.
I cali di tensione degli azzurri, richiamano vizi di struttura già apparsi, ma il 4-1 di Roma lascia molte note positive. Si è meglio intravisto un meccanismo da tempo studiato e provato: non riusciva perché Verdi vivace negli ultimi trenta metri non rientrava sulla sinistra. Tutto diverso ieri. Il 4-4-2 si è agilmente modificato in alcune fasi in 4-3-3: come? Con l’alternarsi in avanti degli estremi.
Callejòn a destra e Verdi a sinistra accompagnano a turno l’attacco, allargando l’ampiezza ora a destra ora a sinistra. Un effettivo e dinamico 4-3-3 quindi che mette a disagio la difesa romanista.
La migliore esecuzione di questo meccanismo coincide con l’ottima prova di Callejòn e con 73 minuti di un interessante Verdi, finalmente disposto a coprire e rientrare. Sostituendo bene Insigne nel gol e nel gioco, Verdi si rimette in gioco: proprio mentre la sua cessione sembrava probabile e giustificata.
Quattro gol, 4 diverse firme. Anche Younes con Milik, Mertens, Verdi. Rimane inalterato il giudizio su Younes (scuola Ajax, formazione tedesca) e sull’estroso Ounas: due giovani di mezza età, con buona tecnica, comprimari preziosi anche nel futuro.
Ma il Napoli che Ancelotti ha in mente prevede livelli più alti negli acquisti. Comincia bene, bloccando Koulibaly e Allan. Minaccia di incatenarsi. Nessuno corra a liberarlo.