Repubblica: “Conte torna al lavoro: tregua apparente, ma tempesta interna”

Conte (lapresse) - napolipiu

Conte (lapresse) - napolipiu

Napoli, Conte torna in campo: tregua apparente ma clima ancora teso

Nel suo approfondimento pubblicato su la Repubblica Napoli, Marco Azzi racconta il ritorno al lavoro del Napoli di Antonio Conte dopo la pesante sconfitta di Bologna.
Oggi, al Training Center di Castel Volturno, riprenderanno gli allenamenti nel primo pomeriggio, con una sola seduta e senza doppio allenamento — una piccola concessione dopo due giorni di pausa concessi dal tecnico leccese. Una scelta che, come scrive Azzi su la Repubblica Napoli, serve a stemperare la tensione ma non cambia la sostanza: Conte vuole rimettere ordine, disciplina e spirito di gruppo.

Dopo Bologna, equilibrio da ritrovare

L’allenatore torna in campo con il peso di una crisi non solo tecnica ma anche psicologica. La “giornata nera” di Bologna, con la sconfitta e lo sfogo durissimo negli spogliatoi, ha aperto un fronte interno che — sottolinea Marco Azzi su la Repubblica Napoli — sarà affrontato in modo completo solo dopo la sosta, quando rientreranno i dieci nazionali.
Intanto, l’allenatore potrà confrontarsi con chi è rimasto a disposizione per iniziare a ricucire lo strappo.

La tensione nasce da una crisi di rigetto post-scudetto: Conte, ossessionato dal successo, continua a chiedere il massimo; la Vecchia Guardia, pur condividendo gli obiettivi, fatica a reggere il ritmo e i metodi del tecnico.

Conte non arretra: intensità e disciplina restano

Come scrive ancora Azzi su la Repubblica Napoli, dopo la disfatta di Eindhoven il tecnico aveva tentato un piccolo gesto di apertura, abolendo i ritiri per le partite casalinghe pomeridiane e serali. Ma sulla preparazione fisica e mentale non intende fare sconti: «Mollare non serve», avrebbe ribadito ai suoi collaboratori.

Il tecnico ha l’appoggio di Aurelio De Laurentiis e sta già lavorando con il presidente a un ritocco dell’organico in chiave 3-5-2 per gennaio. Prima, però, servirà ritrovare la compattezza che fu la chiave dello scudetto.

Il messaggio di Conte, racconta Marco Azzi su la Repubblica Napoli, è arrivato chiaro ai giocatori: «Io un morto non l’accompagno». Una frase dura, ma perfettamente coerente con la sua filosofia: o si combatte, o si resta indietro.