Calcio Napoli

Ravezzani attacca De Laurentiis: “Ha torto marcio. La nazionale non è una squadra di club. Pensa solo ai soldi”

Duro attacco di Ravezzani al presidente del Napoli per la questione Spalletti: equiparare l’Italia a un club è triste, servono valori più alti.

NOTIZIE CALCIO NAPOLI.  Il direttore di Telelombardia ha criticato duramente su Twitter la posizione del presidente del Napoli: “Equiparare la Nazionale a un club qualsiasi dà la misura della mancanza di fair play di ADL” ha twittato.

Ravezzani critica ADL: “Pensa solo ai soldi, la Nazionale è più importante di un club”

Secondo Ravezzani, De Laurentiis dovrebbe pensare all’interesse dell’Italia e non pretendere compensi per liberare Spalletti. “Se il denaro è l’unica cosa che conta, allora ha ragione lui. Ma se esistono valori più alti, ha torto marcio.

“Equiparare la nazionale a un club qualsiasi (magari vissuto con astio) dà la misura della totale mancanza di fair play di De Laurentiis che dovrebbe aiutare l’Italia anziché pretendere gabelle e dar lezioni di gestione. Resterà quello che se non vince è sempre colpa d’altri. Se il denaro è l’unica cosa che conta nel calcio, allora ha ragione De Laurentiis”.

“Se esistono valori più importanti, come senso di appartenenza e amore per una maglia che rappresenta la tua nazione, ha torto marcio. Equiparare l’Italia a un club qualsiasi è infinitamente triste. Sappiamo bene che allenare la Nazionale è molto meno impegnativo. Ed equipararla a un altro club è osceno”

Parole dure, che sicuramente alimenteranno nuove polemiche sulla vicenda. La FIGC deciderà come agire, col rischio di aprire un nuovo fronte di scontro coi vertici del calcio.

IPOCRISIA TIPICA DEL NORD

Queste parole hanno acceso ulteriormente il dibattito, con molti che vedono nell’attacco di Ravezzani una sorta di bias verso il Napoli. Vale la pena sottolineare  come certi giornalisti sembrino sorvolare su altre squadre e i loro problemi, ma siano pronti a scagliarsi contro il Napoli al minimo accenno di controversia.

In questo contesto, la figura di Spalletti diventa quasi secondaria, schiacciata tra le polemiche di club e rappresentanza nazionale. L’allenatore, noto per il suo stile pacato e riflessivo, potrebbe ritrovarsi ben presto al centro di un ciclone mediatico.

La situazione mette in luce una questione più ampia e profonda: fino a che punto un club dovrebbe mettere da parte i propri interessi per il bene della Nazionale? E quando la critica diventa troppo orientata o polarizzata?

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