Ravezzani: “Atalanta e Milan, suicidio europeo. L’Inter è logora, il Napoli può ancora crederci”

Ravezzani sbotta: "Juve tratta male, non si è mosso nulla per il caso Osimhen"

In diretta a Radio Punto Nuovo, durante il programma Punto Nuovo Sport, è intervenuto Fabio Ravezzani, direttore di Telelombardia, analizzando il momento del calcio italiano tra delusioni europee e sfide di campionato.

Atalanta e Milan, occasioni sprecate in Europa
Ravezzani non ha nascosto la sua delusione per le eliminazioni premature di Atalanta e Milan in Champions League: “Si sono suicidate in Europa. Sarebbe bastato pochissimo per vedere tre italiane tra le prime otto. Il calcio italiano non è in crisi, ma le scelte sbagliate pesano. Conceição ieri le ha sbagliate tutte e l’Atalanta mi ha davvero stupito con la sua eliminazione. Ora ci resta la Juventus, che però è quella che rischia di più”.

Inter, problemi strutturali e fiducia in calo
Riguardo l’Inter, Ravezzani evidenzia criticità profonde: “Il Napoli ha avuto problemi congiunturali legati al mercato e agli infortuni, ma l’Inter ha problemi strutturali. È una squadra logora, anziana e con poca fiducia. Lo Scudetto? Lo vincerà chi sbaglierà di meno, non chi giocherà meglio. Il periodo chiave sarà tra febbraio e aprile, e l’Inter finora ha messo una marcia in meno”.

Napoli, tra miracoli possibili e il “metodo” De Laurentiis
Il direttore di Telelombardia non esclude un colpo di scena da parte del Napoli: “Se ci crede, può davvero fare il miracolo. De Laurentiis ha costruito una squadra per stare tra le prime quattro, badando anche al bilancio. Non capisco lo stupore di Conte: il presidente è sempre stato chiaro sulle sue priorità”.

Como-Napoli e il rischio Anguissa
Guardando alla prossima sfida del Napoli, Ravezzani mette in guardia gli azzurri: “La trasferta di Como è una delle più difficili. Il Napoli dovrà sudare e rischiare qualche fallo in più. Occhio ad Anguissa, che potrebbe prendere un giallo pesante. Giocare a Como è come andare dal dentista: prima di vincere bisogna faticare parecchio”.

Lukaku e il “fattore Conte”
Infine, un passaggio su Romelu Lukaku e il suo rendimento altalenante: “Il miglior Lukaku lo si vede solo con Conte, ma a 31-32 anni è difficile rivederlo al top. Il Napoli si è piegato alla volontà dell’allenatore, che ha puntato su un usato sicuro, sebbene logoro”.

Un quadro chiaro tra scelte di mercato, crisi interne e la corsa scudetto ancora aperta, ma segnata dagli errori delle big.