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PSG – NAPOLI 2-2: MAGNIFIQUE NAPLES!

Che Napoli, che Ancelotti, applausi a scena aperta


di Giuseppe Libertino

Il Parco dei Principi è meraviglioso questa sera oltre ad essere gremito per una delle sfide più belle della terza giornata di Champions League. Meraviglioso è lo striscione di benvenuto dei tifosi di casa ai ‘fratelli’ napoletani.

Il Psg di Tuchel con i fenomeni in attacco contro il Napoli di Ancelotti che scende in campo senza paura fin dal primo minuto. Dieci, quindici minuti di Paris, poi il prato verde francese è tutto del Napoli. Magnifico per mezz’ora. Insigne fa il Neymar e porta in vantaggio gli azzurri con un tocco delizioso. In questo momento Lorenzo è tra i più forti in Europa. Mertens è abbonato alle traverse.

Il Psg è super offensivo. Credo non si sia mai vista una squadra in campo con Cavani, Mbappé e Neymar, più Di Maria e i due a metà campo sono Rabiot e Verratti. Esageratamente offensivi. Così rischiano tanto ed il Napoli comanda le operazioni. Cavani e Mbappè ci provano ma sono imprecisi e deboli. Allan è un incubo per i francesi.

Quanto è sfortunato il Napoli nella ripresa. Perde subito Insigne ed una discesa ed un tiro di Meunier da destra trova la deviazione sfortunata di Mario Rui. Fino a quel momento perfetto, ma in ritardo su questa azione. Ospina battuto: fino a quel momento attentissimo. Pari.

La sfortuna forse eccessiva intorno ai partenopei perde la sua efficacia sul finale di gara. Mertens approfitta di un pasticcio di Marquinhos ed il belga rapido ed efficace trafigge Areola. Il Napoli torna in vantaggio ed è magnifico. È straordinario fino al novantesimo. Rovina una festa indimenticabile il ‘vecchio’ Di Maria che al terzo minuto di recupero pareggia i conti con un fantastico sinistro a giro. Che peccato per il Napoli, stasera meritava la vittoria. Che peccato subire un contropiede al 93º.

Comanda il girone C con 6 punti il Liverpool, azzurri a 5, Paris a 4. Che girone, che Napoli, che Ancelotti. Applausi a scena aperta. Nessun applauso per Neymar: un brasiliano cosi dotato di talento da madre natura, spreca tutto il suo talento con la sua superficialità in campo.