Franco Ordine critica l’approccio ‘provinciale’ del Napoli dopo la sconfitta in Supercoppa. Analisi su formazione, atteggiamento e prestazioni.
Il giornalista Franco Ordine ha espresso le sue opinioni sulle prestazioni del Napoli nella recente sconfitta in Supercoppa durante un’intervista a Televomero. Nel corso della trasmissione ‘Il Bello del Calcio’, Ordine ha affrontato diversi temi, concentrando la sua attenzione sulla differenza tra le squadre e sull’atteggiamento dell’allenatore dopo la partita.
Ordine ha sottolineato la disparità di qualità tra il Napoli e l’Inter durante la Supercoppa, attribuendola alla presenza di tutti i migliori uomini dell’Inter in campo, mentre gli azzurri hanno dovuto fare a meno di Osimhen e Anguissa, impegnati nella Coppa d’Africa. La situazione è peggiorata ulteriormente con l’espulsione di Simeone, momento in cui la distanza tra le due squadre è diventata insuperabile, secondo le parole del giornalista.
“Troppa differenza tra le squadre. L’Inter ha schierato tutti i suoi uomini migliori, mentre gli azzurri hanno Osimhen e Anguissa in Coppa d’Africa. Nel momento in cui la squadra stava prendendo consapevolezza è arrivato il rosso a Simeone, da quel momento la distanza è diventata incolmabile”.
Il giornalista ha elogiato il coraggio, la voglia e lo spirito dimostrati dai giocatori rimasti in campo, ma ha criticato aspramente l’atteggiamento dell’allenatore del Napoli definendolo “provinciale”. Secondo Ordine, non è giustificabile abbandonare la squadra, e l’allenatore avrebbe potuto esprimere le proprie idee senza ricorrere a sceneggiate post-partita. Ha sottolineato come questo comportamento non contribuisca al marchio del club.
“Ho però ammirato il coraggio, la voglia e lo spirito di quelli che sono rimasti. L’atteggiamento dell’allenatore però non mi è piaciuto ed è stato provinciale, perché non si abbandona la squadra e si potevano esternare le proprie idee a fine gara senza fare sceneggiate. Queste cose non depongono a favore del brand del club”.
Ordine ha anche sollevato la questione dell’arbitraggio, ritenendo che una partita di tale importanza meritasse un arbitro con maggiore personalità. Ha espresso preoccupazione sul fatto che alcuni calciatori azzurri potrebbero non aver compreso appieno la dimensione del Napoli, citando l’intervento di Simeone come un segno di incapacità nel gestire le pressioni.
“Una partita come Napoli-Inter, tra la vincitrice dell’ultimo Scudetto e una finalista di Champions, meritava un arbitro di maggiore personalità. Un altro mio pensiero è che alcuni calciatori azzurri non abbiano ancora capito la dimensione del Napoli, se Simeone interviene in quel modo dimostra di non essere in grado di reggere le pressioni”.