Rassegna StampaTutto Napoli

RETROSCENA DELLA GAZZETTA: Non solo Verdi, anche il Bologna ha fatto infuriare De Laurentiis ecco cosa è successo

Dopo i tentennamenti di Verdi, nella serata di ieri ci sarebbe stato anche un altro momento che De Laurentiis non avrebbe sopportato molto. La questione sta mettendo a dura prova la pazienza del presidente del Napoli.

BOLOGNA. La telenovella Verdi non sta stancando solo i tifosi del Napoli ma il Napoli stesso, scrive la gazzetta, De Laurentiis è arrabbiatissimo non solo con il giocatore ma anche con il Bologna. i dettagli

Verdi tentenna ancora

Simone Verdi ha gettato nello sconforto l’ambiente napoletano.  Cristiano Giuntoli, che dall’inizio del mese trattava col procuratore del giocatore Donato Orgnoni, era convinto che avrebbe concluso la trattativa in poche ore. Ma non è stato così, Verdi ha chiesto altro tempo per decidere, non è convinto che Napoli possa essere il suo punto di approdo, almeno per questa sessione di mercato. Il no, tuttavia, non è una questione di gradimento, anzi. Napoli gli piace parecchio, qui ritroverebbe alcuni compagni con i quali ha giocato a Empoli, oltre allo stesso Sarri che lo ha allenato. Il problema è puramente tecnico, Verdi teme che accettando il trasferimento non avrebbe molte opportunità per continuare a crescere, quelle che non gli mancano a Bologna, invece, dove è il vero leader insieme a Palacio.

La pazienza del presidente del Napoli è al limite

De Laurentiis è arrivato a Milano, insieme con l’a.d. del Napoli, Andrea Chiavelli, convinto di avere il sì del giocatore e incontrare il Bologna per concludere l’operazione e mettere a disposizione di Sarri il giocatore che l’allenatore gli ha chiesto apertamente.

Il Bologna ha fatto infuriare De Laurentiis

Quando Giuntoli gli ha comunicato i tentennamenti di Verdi, il presidente si è spazientito. Ma nella serata di ieri ci sarebbe stato anche un altro momento che De Laurentiis non avrebbe sopportato molto. Pare che per definire l’operazione il Bologna abbia rilanciato, chiedendo non più gli iniziali 20 milioni, ma 23 milioni più 2 di bonus. Un atteggiamento che il presidente non ha gradito ma che diverrebbe secondario dinanzi al sì del giocatore.