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Napoli, raid al Loreto Mare. Rubate mascherine, tute e camici

Rubate mascherine, camici e tute all’ospedale Loreto Mare di Napoli. Balordi si sono impadroniti di materiale anti-Covid-19.

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La Campania è impegnata a fronteggiare lemergenza Coronavirus. Ieri dopo lo sfogo di De Luca sono arrivati i primi presidi richiesti. A Napoli la cura “Ascierto” continua a dare buoni risultati e moltissimi ospedali del Nord la stanno richiedendo.

Ieri sono stati effettuati 1061 tamponi, 145 dei quali risultati positivi. Il totale in regione è 1454. E non si fermano i decessi: ieri il virus ha stroncato un funzionario economico in servizio negli uffici di via Vespucci della prefettura. Aveva 65 anni, dai primi di marzo non andava al lavoro.

LORETO MARE RUBATE MASCHERINE, CAMICI E TUTE ANTI-COVID

Nemmeno il Covid-19 riesce a fermare la feccia che invade la nostra città. Ai grandi gesti di altruismo purtroppo si contrappone l’altra faccia della città quella dei balordi senza sentimenti. Gentaglia che approfitta di ogni situazione per mettere a segno colpi vergognosi.

Un vile raid è stato messo a segno l’altra notte al Loreto MareMascherine chirurgiche, tute, camici e anche oggetti personali. Rubati. Di notte, al pian terreno del Covid-Loreto, negli spogliatoi degli infermieri.

Un furto imprevedibile, scrive Repubblica,  messo a segno mentre il nuovo centro di riferimento sta faticosamente partendo, da balordi probabilmente intenzionati a impadronirsi di materiale specifico anti-Covid-19.

Un errore di valutazione, visto che i presidi di sicurezza sono custoditi in un locale attiguo alla Rianimazione.

Sono stati gli stessi infermieri ad accorgersi, durante il cambio turno, degli armadietti scassinati. Indaga la polizia. Pochi danni, tanta rabbia.

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Ieri nella Rianimazione erano ricoverati otto pazienti, trasferiti da altri ospedali con diagnosi di certezza. All’appello per riempire il reparto mancano ancora due posti letto. Al completo invece il primo piano appena ristrutturato.

Accoglie 10 pazienti Covid, in buone condizioni. Le camere, singole o a due letti, sono state allestite grazie all’impegno di 75 operai che hanno lavorato giorno e notte, trasformando le vecchie corsie del Loreto.

Ogni stanza è dotata di un circuito telefonico interno che permette di comunicare con il personale della Medicheria. Dopo l’apertura della Rianimazione e del reparto degenze, ai primi di aprile dovrebbe partire la Terapia subintensiva.

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