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Napoli incantò Mozart. Amadeus viaggiò da Salisburgo a Napoli

Napoli incantò Mozart. Napoli-Salisburgo non è solo Coppa Uefa. Wolfgang Amadeus Mozart arriva da Salisburgo a Napoli viaggia a soli 14 anni.



NAPOLI INCANTÒ MOZART

Quando Napoli incantò Mozart, il genio di Strasburgo si innamorò della città  del Vesuvio e della sua cultura. Napoli-Salisburgo non è solo Coppa Uefa ma anche un viaggio culturale.

Quello che vedete a sinistra in fondo, vestito di rosso, nel dipinto di Pietro Fabris conservato alla Scottish National Gallery di Edimburgo, è il quattordicenne salisburghese Wolfgang Amadeus Mozart a Napoli, scrive Angelo Forgione, affiancato dal padre Leopold.

MOZART DA SALISBURGO A NAPOLI

 Amadeus Mozart arriva da Salisburgo a Napoli viaggia a soli 14 anni si innamora della città di Partenope «Bella, piena di gente come Vienna e Parigi. E non so se Napoli non abbia la meglio pure su Londra». Scrive il 14enne Mozart, già famoso perché si è esibito davanti alla regina d’Austria, Maria Teresa.

E in effetti la Napoli del Settecento è fra le città più vivaci al mondo, anche sotto il profilo culturale e musicale.
Correva l’anno 1770, e nella casa del del musicofilo Lord Fortrose si svolse un incontro musicale, come accadeva di sovente nei salotti napoletani, dove si ospitavano studiosi stranieri di passaggio in città.
Mozart fu influenzato dai musicisti della Scuola Musicale del ‘700 napoletano e quando lasciò la città cercò sempre di spronare il padre a ritornarvi, perché “una volta avuta una scrittura a Napoli, mi cercheranno ovunque”. Non ci riuscì mai, per implicazioni politico-religiose.

L’ANELLO DI MOZART

Wolfgang si esibisce anche al Conservatorio della Pietà dei Turchini e si imbatte, divertito, nella tipica superstizione: suona con tale agilità e maestria che il pubblico rumoreggia, convinto che la sua bravura derivi dall’influsso dell’anello che indossa alla mano sinistra. Il giovane Mozart comprende il motivo delle proteste, si sfila l’anello per continuare a esibirsi, lasciando tutti ammutoliti.




Dopo 17 anni scrisse “Chi, avendo vista l’Italia una volta, non la ricorda per tutta la vita? E specialmente Napoli, dove ho imparato la musica. Ho un’indescrivibile brama di scrivere un’opera per Napoli. Con un’opera a Napoli ci si fa più onore e credito che non dando cento concerti in Germania”.

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