Atleti in corteo: riaprite lo stadio Collana. Duelli di spada ed esibizioni di ginnastica artistica in strada. Domani sopralluogo dei tecnici alla struttura.
Di: Donato Martucci CdM – Foto di Adriano Pastore
Riaprite lo stadio Collana
NAPOLI Atleti di ogni età, istruttori e operatori del sociale e ancora le associazioni sportive che finora hanno utilizzato la struttura. Erano numerosi e uniti nel manifestare e marciare per chiedere la riapertura dello stadio Collana, chiuso ormai da 65 giorni per inagibilità e al centro di una controversia giuridica dopo la sentenza del Consiglio di Stato che ha ribaltato l’assegnazione alla Collana Sport Center. Si sono ritrovati a Piazza Quattro Giornate.
Erano in mille, arrabbiati perché costretti a rinunciare alla loro passione, ma anche sorridenti e gioiosi di far sentire la propria voce e difendere l’amore per il loro sport. Ora sono costretti a peregrinare per gli impianti della Campania: i più tenaci continuano a coltivare la passione, altri hanno deciso di rinunciare: troppe spese e sacrifici. Il corteo pacifico si è mosso alle 11 del mattino e ha attraversato le vie dello shopping, tra gente incuriosita che ha deciso di affiancare la protesta unendosi alla marcia. Gli slogan e i cori hanno scandito tutto il percorso che si è snodato tra via Carelli, Luca Giordano, via Scarlatti, fino a concludersi a Piazza Vanvitelli. Durante il corteo, anche le esibizioni delle giovani ginnaste del Cag, gestito da Monica Degli Uberti, ormai costrette ad allenarsi lontano dal Vomero in cinque palestre diverse, che si sono divertite tra verticali e capriole. «Siamo costretti a pagare per trovare spazi dove allenarci — ha detto Degli Uberti — . Per fine maggio dovrò dare lo stop ai rimborsi spese, anche al mio. È ci per gridare di dare il «Collana a chi lo ama».
Il corteo si è spesso fermato per altre esibizioni spontanee, tra queste anche «duelli» improvvisati di spada con il campione del mondo Under 20, Valerio Cuomo, in prima fila: «Ho la fortuna di allenarmi a Formia — ha detto il figlio del campione olimpico Sandro del Centro Schermistico Partenopeo di piazza Quattro Giornate — perché sono un atleta di interesse olimpico. Però è diventata una situazione insostenibile. Alla volte sono costretto a cambiare tante palestre e non so come arriverò a questi mondiali in Bulgaria». Sfilano anche le atlete di calcio femminile della Carpisa Yamamay Acquachiara, della Cesport e tanti atleti disabili che si allenavano all’interno della struttura (due volte a settimana) e ora non hanno più una casa per fare sport. Alla manifestazione hanno partecipato, tra gli altri, Gianni Maddaloni per Judo Star, il campione mondiale di motonautica Diego Testa, Antonella Leardi per l’associazione «Ciro Vive» di Scampia, Tony Nocchetti in rappresentanza dell’associazione «Tutti a scuola»: «I disabili nello sport –— ha detto — riescono a trovare dei nuovi stimoli e a confrontarsi con gli altri anche questo è stato impedito con la chiusura dell’impianto».
Domani, intanto, ci sarà un sopralluogo dei tecnici dell’Aru (Agenzia Regionale per le Universiadi) e dei Vigili del Fuoco per esaminare lo stato dei luoghi e anche stabilire le priorità dei lavori urgenti. Le associazioni che operano all’interno dell’impianto, ormai da oltre 20 anni, chiedono la riapertura immediata, la messa in sicurezza e la costituzione di un comitato per la gestione e l’agibilità per le aree non a rischio.