Napoli, difesa da record ma Conte perde Lobotka: scatta l’allarme a centrocampo

Auriemma: "Ho una notizia su Raspadori. Osimhen può partire? Vi spiego tutto"

NAPOLI – Quattro infortunati, una volata finale da gestire con lucidità e un primato da difendere con tutte le forze. Il Napoli di Antonio Conte, lanciatissimo verso lo scudetto, dovrà probabilmente fare a meno anche di Stanislav Lobotka per la sfida di domenica sera contro il Genoa.
Come riportato da Raffaele Auriemma su Tuttosport, il centrocampista slovacco ha riportato un trauma distorsivo alla caviglia destra, uscendo al 54′ contro il Lecce. Gli esami svolti al Pineta Grande Hospital non lasciano molte speranze: Lobotka ha già iniziato il percorso riabilitativo, ma il suo recupero appare in salita.

Con Neres (atteso per l’ultima giornata), Buongiorno e Juan Jesus già out, il reparto arretrato è ridotto all’osso. Ma Conte, fedele al suo mantra di “mai mollare”, ha saputo reinventare la squadra, stringendo le linee e trasformando le difficoltà in punti di forza. I dati lo confermano: nessuna squadra in Europa ha subito meno gol del Napoli, appena 25 reti in 35 partite, e nemmeno una di testa.
Rrahmani il simbolo della resilienza, Gilmour pronto al posto di Lobotka

Secondo quanto sottolinea ancora Auriemma su Tuttosport, il vero leader silenzioso di questa solidità difensiva è Amir Rrahmani: 3.227 minuti giocati, nessuna partita saltata, un baluardo insostituibile nella linea a quattro. È il giocatore più impiegato della rosa, persino più del capitano Di Lorenzo, a testimonianza della sua centralità nel sistema Conte.

Nel match contro il Genoa, il tecnico salentino dovrebbe affidarsi a una linea difensiva composta da Rrahmani e Olivera al centro (con l’uruguaiano preferito a Raf Marin per via del piede mancino), Di Lorenzo a destra e Spinazzola a sinistra. In mediana, salvo miracoli, il posto di Lobotka sarà occupato da Gilmour, accanto a Anguissa, con McTominay e Politano sulle fasce. Davanti, confermata la coppia Lukaku-Raspadori, con il belga a secco (1 gol nelle ultime 5) e l’ex Sassuolo sempre più decisivo (4 reti nelle ultime 10, pur partendo spesso dalla panchina).

Conte sa che lo scudetto è vicino, ma sa anche che la vera forza di questa squadra è la compattezza nel momento della difficoltà. Perché si può vincere anche senza i titolari, se si ha un’identità forte e chiara. E il Napoli, oggi, è tutto fuorché improvvisato.