Il giornalista sportivo Fabio Caressa si è soffermato sulla trasformazione del Napoli sotto la guida di Francesco Calzona.
Il noto giornalista sportivo Fabio Caressa ha gettato luce sulla trasformazione del Napoli sotto la guida di mister Calzona, evidenziando il ritorno di Kvaratskhelia e sottolineando sorprendenti similitudini con l’epoca di Maurizio Sarri.
Nel suo consueto appuntamento settimanale su YouTube, Caressa ha presentato la sua top 11, inserendo un calciatore azzurro che ha attirato l’attenzione degli appassionati: “Nei tre attaccanti ritorna Kvaratskhelia e anche questa è una notizia. Cosa era successo al georgiano? Perché non saltava più l’uomo?” si è interrogato il giornalista, iniziando a scardinare il mistero che avvolgeva il talentuoso giocatore.
Il video ha anche fornito spunti interessanti sulla situazione tattica della squadra, con Caressa che ha espresso la sua opinione sulla nuova identità del Napoli di Calzona: “Questo nuovo Napoli per me ha caratteristiche non simili a quello di Spalletti dello scudetto bensì a quello di Sarri. Vedo triangolazioni al limite dell’area di rigore”, ha affermato il giornalista, sottolineando l’evoluzione della squadra sotto la gestione del nuovo allenatore.
Particolare attenzione è stata dedicata al ritorno di Kvaratskhelia e al ruolo chiave che il georgiano può svolgere nel contesto della squadra. “Il Napoli mi è piaciuto e penso che Kvara abbia ritrovato più libertà rispetto a prima”, ha commentato Caressa, evidenziando le potenzialità del talentuoso giocatore.
Il giornalista ha anche elogiato l’apporto di Osimhen, sottolineando come il suo ritorno abbia influenzato positivamente le prestazioni della squadra: “Poveraccio tutto il periodo di Mazzarri sulla panchina del Napoli è coinciso con l’assenza di Osimhen. Il nigeriano vale quasi tutto il Napoli offensivamente e dà delle alternative di gioco.”
Infine, Caressa ha concluso il suo intervento con un auspicio per il futuro di Kvaratskhelia: “Su Kvara dico che deve trovare più continuità e mi auguro che la trovi soprattutto in Champions League perché è lì che il georgiano deve dimostrare di essere un calciatore di un certo livello.”