Napoli, Alvino tra Lucca, Lukaku e futuro: «Serve tempo, ma Conte ha ragione»
Il Napoli guarda al 2026 tra presente, prospettive e nodi strutturali ancora da sciogliere. A fare il punto è stato Carlo Alvino, intervenuto nel corso di Cronache Azzurre su Radio Tutto Napoli, analizzando rendimento degli attaccanti, gestione di Lukaku, scenari di campionato e visione futura del club.
Sul capitolo attaccanti, Alvino invita alla cautela nel giudizio su Lorenzo Lucca. «Oggi non ha reso quanto ci si aspettava – ha spiegato il giornalista di Radio Tutto Napoli – ma era stato preso come alternativa. Prima di bocciarlo servono tempo e pazienza, anche perché Lukaku non è ancora pienamente arruolabile». Un’analisi che tiene conto del contesto e delle difficoltà offensive vissute dal Napoli nelle ultime settimane.
Proprio su Romelu Lukaku, Alvino difende la linea adottata dal club e dallo staff medico. «La scelta della terapia conservativa è stata quella giusta – ha chiarito a Radio Tutto Napoli –. Considerata età e struttura fisica, era la soluzione migliore condivisa con lo staff». Un percorso prudente, dunque, per evitare rischi inutili in vista di una seconda parte di stagione molto intensa.
Guardando al campo, il 2026 si aprirà con Lazio-Napoli all’Olimpico. Per Alvino sarà una sfida complicata ma con un chiaro favorito. «Sarà una partita dura – ha detto – ma oggi vedo una differenza tecnica netta. Mi aspetto un Napoli dominante e con voglia di rivincita anche contro la Lazio di Sarri». Un giudizio netto, espresso ai microfoni di Cronache Azzurre.
Alvino è tornato anche sulle parole di Antonio Conte dopo Cremona, che hanno acceso il dibattito sul reale posizionamento del Napoli rispetto a Juventus, Milan e Inter. «Conte dice una verità evidente – ha sottolineato il giornalista di Radio Tutto Napoli –. La storia del calcio italiano è segnata da Juve, Milan e Inter per potere economico e mediatico. Il Napoli oggi si è seduto a quel tavolo con merito, ma per costruire serve tempo».
Infine, lo sguardo si sposta sul futuro e sul tema strutturale più delicato: lo stadio. «È il nodo centrale – ha concluso Alvino –. Senza uno stadio di proprietà il Napoli resterà sempre un passo indietro. È lo stadio che garantisce ricavi continui e fa crescere il valore del club». Un concetto ribadito più volte nel corso dell’intervento su Radio Tutto Napoli, che sintetizza la sfida principale del progetto azzurro.
Tra ambizione, realismo e visione, il Napoli di Conte guarda avanti: il campo dirà quanto sarà breve o lungo il percorso per colmare definitivamente il gap con le grandi storiche.
