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Goodbye good boy! Addio Nicky Hayden

Motociclismo in lutto morto Nicky Hayden. Dopo 5 giorni di coma si spegne il ‘Kentucky Kid’. Hayden era entrato coma, dopo essere stato travolto con la sua bici mentre si allenava. 

di Mariana di Maio

Addio Kentucky Kid

Il ‘Kentucky Kid’ ha perso, oggi pomeriggio, la sua corsa più importante, lasciando nello sconforto la sua big family, chi ha avuto l’onore di sfidarlo in pista e di tutti coloro che hanno avuto il piacere di ammirarlo in sella alla sua moto.

E’ morto Nicky Hayden

Se ne va troppo presto un ragazzo di 35 anni, il cui cuore batteva per le due ruote e le sfide. Questo lo ha portato a vincere un Motomondiale, combattutissimo, nel 2006 contro Valentino Rossi. Poi c’è stato un calo di risultati, gli anni difficili con la Ducati, che man mano, lo hanno portato all’addio, dopo 10 anni, con la MotoGp e l’approdo in Superbike. Nuovo mondo, nuova sfida. E lui era uno che amava le sfide, non si tirava mai indietro e si allenava per continuare a vivere il suo sogno chiamato motociclismo.

Motociclismo in lutto morto Nicky Hayden

Motociclismo in lutto

Un pilota, un figlio, un amico, un avversario, un ragazzo. Questo era Nicky. Un ragazzo che se parlava di quel motomondiale vinto nel 2006, riusciva a mostrarti ancora quell’espressione incredula e di immensa felicità che lo pervadeva quella domenica pomeriggio a Valencia. Un ragazzo, dal cuore puro, che difficilmente buttava l’osso in bagarre, ma che quando ti stringeva la mano, dopo il traguardo, lo faceva con rispetto e profonda sportività. Ma per capire chi fosse Nicky Hayden, basta poco. Basta sentire, chi lo ha conosciuto fuori e dentro la pista, chi lo ha amato e sfidato. Ma per farvi conoscere meglio chi fosse questo motociclista americano, vi lasciamo ad un estratto, di una delle sue ultime interviste:

”Tornare a combattere è stato rigenerante. Devo ancora imparare tanto, però: il comportamento della moto, i movimenti delle gomme, i circuiti su cui non ho mai corso, per esempio. Del resto, il bello sta proprio qui, nella sfida a migliorarmi, in qualsiasi situazione mi trovi. Sai qual è l’unica cosa che conta? La gara. Che si tratti di una 250 o una mille, bisogna aprire il gas e cercare di stare davanti a tutti”.

Goodbye Nicky, dai gas!