Maradona, spuntano nuovi dettagli sulla morte. Matias Morla, ex avvocato del Pibe de Oro, svela nuovi dettagli sul caso.
NUOVI DETTAGLI SULLA MORTE DI MARADONA
È passato quasi un anno dalla morte di Diego Armando Maradona ma continuano a emergere nuovi dettagli sui suoi ultimi giorni. Stavolta a rivelarli è Matias Morla, ex avvocato del Pibe de Oro, che nella sua ultima testimonianza giudiziaria punta il dito contro i medici. L’ex avvocato del Pibe De Oro ha svelato nuovi dettagli sulla morte di Maradona alla stampa, mentre lasciava l’ufficio del procuratore di San Isidro, alla periferia nord di Buenos Aires, dopo aver rilasciato una testimonianza di oltre tre ore.
“Le cure mediche che Maradona ha ricevuto sono state pessime, ecco perché è morto. Ci sono stati troppi errori, è per questo che Diego è morto, si è gonfiato e gonfiato, poverino, fino a quando il suo cuore è esploso”
“MARADONA AVEVA UNA VOCE ROBOTICA, SOLO DOPO HO CAPITO PERCHÉ”
La commissione medica di 20 esperti ha stabilito che Maradona è rimasto in stato agonizzante per ore ed “è stato abbandonato al suo destino”, mentre ha stimato che l’équipe medica guidata da Luque ha applicato un trattamento “inadeguato, carente e avventato”. Morla ha raccontato che l’ultima volta che ha visto Maradona, il 16 novembre, “aveva una voce strana, robotica, molto acuta e intermittente”. “Ho informato tutti coloro che erano in casa dello stato in cui si trovava Diego. Ho capito solo più tardi che era a causa della quantità di acqua che il corpo aveva trattenuto“.
MARADONA ABBANDONATO DALLE FIGLIE DALMA E GIANINNA
Continua senza sosta il processo per fare luce sulle cause della morte di Maradona. Il caso analizza la responsabilità di sette operatori sanitari, tra i quali il neurochirurgo Leopoldo Luque, indagato per omicidio colposo, reato che prevede pene da 8 a 25 anni di reclusione.
Morla ha definito “folle” la decisione della famiglia di curare Maradona a casa. “È pazzesco perché secondo i medici Diego non poteva lasciare la clinica Olivos”. L’accusa parte dal presupposto che il Diez ha ricevuto cure “insufficienti” dai membri dell’equipe medica che, pur sapendo che avrebbe potuto morire, non avrebbero fatto nulla per impedirlo. Il legale ha insinuato che l’ex fuoriclasse era stato “abbandonato dalle figlie”, Dalma e Gianinna, ma in questo ambito “una cosa è la responsabilità morale e un’altra quella legale”.