Calcio Napoli

Maldini chiede investimenti al Milan, ecco perché il Napoli non avrà un dirigente così

Paolo Maldini ha chiesto investimenti al Milan e lo ha fatto in maniera diretta rivolgendosi ad Elliot o la nuova proprietà. Senza troppi giri di parole il dirigento rossonero, tra gli artefici dello scudetto dei rossoneri in questa stagione, in una intervista a Gazzetta dello Sport ha detto: “Oggi il Milan con una visione strategica di alto livello può andare a competere il prossimo anno con le più grandi. Se invece si scegliesse una visione di mantenimento, senza investimenti, senza un’idea da Milan rimarremmo nel limbo tra le migliori sei o sette squadre in Italia per tentare di rivincere lo scudetto e qualificarci per la Champions. Per questo è il momento che la proprietà, Elliot o quella che potrebbe arrivare, chiuda il triennio e capisca che strategia vuole per il futuro. Con due o tre acquisti importanti e il consolidamento dei giocatori che abbiamo possiamo competere per qualcosa di più grande in Champions“.

Parole che danno il senso di tutto. Maldini si gode lo scudetto ma guarda al futuro, si definisce una garanzia per i milanisti, quindi dei tifosi rossoneri, inoltre al momento non ha ricevuto nemmeno una chiamata per rinnovare il contratto. Forse perché la società ha capito le idee del dirigente. Maldini vuole vincere ancora ed alzare il livello tecnico della squadra, per competere con le grandi della Champions League.
Ecco spiegato il motivo per cui un dirigente del genere non potrà mai mettere piede a Napoli, uno che parla con questa schiettezza ed ha queste ambizioni. A Napoli certi concetti non sono mai stati espressi. Forse ci si accontenta di veleggiare tra i primi sette posti in classifica, di arrivare sempre a qualificarsi per l’Europa e magari per la Champions League, sperando un giorno di vincere uno scudetto. Insomma ci si accontenta di stare in quel limbo citato da Maldini, ma non si progettano grandi investimenti (alimentati da idee sostenibili) per far crescere in modo strutturale squadra e società.

A Napoli De Laurentiis ha varato una politica di tagli degli stipendi, in questo modo è veramente complicato riuscire a combattere con le grandi. È tremendamente difficile farlo per una società che non ha uno stadio di proprietà e che è pronta a vendere i suoi migliori calciatori: Fabian Ruiz, Koulibaly e Osimhen per citarne qualcuno. Ebbene la storia recente del Napoli fa capire che quello step di crescita, richiesto anche da Maldini per il Milan, al Napoli non è mai stato fatto.