Campagna di Russia
Ai tempi di Diego Armando Maradona, stagione 1988-89, il Napoli alzò al cielo di Stoccarda la coppa Uefa, parente lontana e più nobile (in coppa Campioni giocavano
solo i vincitori del campionato) della competizione attuale, nella quale ieri sera gli azzurri hanno centrato per la prima volta l’accesso ai quarti di finale.
Don Rafé si è presentato in Russia con Gabbiadini e non Hamsik o De Guzman dietro Higuain, ma poi ha trovato il modo di impiegare i due esclusi e di concedere a Zuniga un altro piccolo passo verso il completo recupero atletico e agonistico. L’altro titolare tenuto completamente a riposo, Inler, è stato degnamente rimpiazzato da Jorginho che ha formato con David Lopez una barriera
centrale praticamente insuperabile. Difatti i pericoli per il Napoli sono arrivati dalle fasce e mai dal centrocampo. Essendo difficile il recupero di Koulibaly per domenica (Atalanta al San Paolo) è certamente di conforto la buona prestazione della coppia difensiva Albiol- Britos. Centrata la missione di coppa, il Napoli ora è atteso al riscatto in campionato.