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Il percorso del Napoli di De Laurentiis durante gli anni

Sembra strano a dirsi, ma il prossimo 6 settembre la SSC Napoli di Aurelio De Laurentiis compirà diciotto anni. Un traguardo importante, che potrebbe coincidere con un importante risultato sportivo per il presidente che è stato capace di riportare il Napoli su livelli di competitività che non si vedevano da tantissimo tempo. Sono mancati finora trofei importanti, a parte la sesta Coppa Italia vinta in finale contro la Juventus, ma il club è tornati ai vertici del calcio italiano, come non era quasi mai successo nel corso della sua storia. In effetti escludendo il periodo di Corrado Ferlaino e di Diego Armando Maradona, il Napoli raramente aveva occupato le posizioni più elevate della classifica di massima divisione, per tanto tempo.

Il Napoli degli anni dieci, tra sogni di gloria e promesse infrante

Nel corso delle ultime undici stagioni si contano tre terzi piazzamenti, quattro secondi posti e tre quindi posti. Questo vuol dire che il Napoli è stabilmente un club che disputa le competizioni europee, pur non essendo mai andato oltre gli ottavi di finale di Champions League e avendo disputato una semifinale in Europa League durante la stagione 2014-2015, anno in cui la squadra vinceva la Supercoppa italiana, sempre contro la Juventus campione d’Italia. Durante quest’epoca la squadra ha avuto ottimi calciatori, sia a livello nazionale che internazionale.

Il triennio sarriano: bel gioco e buoni piazzamenti

Con Maurizio Sarri alla guida della squadra per un importante triennio sono stati battuti molti record, tra cui quello di punti ottenuti durante un campionato di massima divisione: 91. Nonostante questo record è mancato però un titolo importante e prestigioso come uno scudetto, più volte sfiorato e una competizione europea, anche se bisogna dire che da quando il Napoli è tornato a militare il campionato di massima divisione in Italia solo l’Inter di Mourinho ha vinto una competizione europea, dato che l’ultimo trionfo del Milan risale proprio al 2007, anno in cui il Napoli otteneva la promozione in serie A. Tuttavia con la stagione in corso d’opera è più interessante concentrarsi sul presente, anziché vivere di ricordi seppur recenti, legati appunto al passato.

La fase altalenante con Ancelotti e Gattuso alla guida della squadra

Archiviate le parentesi non proprio memorabili con Carlo Ancelotti e Gennaro Gattuso, che però è riuscito a vincere la sesta Coppa Italia, battendo ancora una volta la Juventus in finale, per il Napoli c’è la sensazione di aver aperto a un nuovo ciclo. Quest’anno sarà l’ultima stagione per il capitano Lorenzo Insigne, dato che dalla prossima stagione il calciatore napoletano militerà nel Toronto. Non c’è stata una vera e propria rifondazione ma dell’organico di Walter Mazzarri e Maurizio Sarri sono rimasti pochi giocatori, seppur alcuni sono molto rappresentativi a partite dal capitano passando per calciatori come Dries Mertens, Kalidou Koulibaly, prossimo capitano, Zielinski e Ghoulam.

Come sarà il nuovo Napoli del 2023?

L’organico e la rosa sono cambiati però in modo evidente, specialmente per quanto riguarda il reparto offensivo con innesti importanti come quello di Matteo Politano, Hirving Lozano e naturalmente l’astro nascente, Victor Osimhen. Anche il centrocampo e la difesa hanno cambiato molto durante questi ultimi campionati, perdendo pezzi importanti come il capitano Hamsik, ma acquistando calciatori di valore o di esperienza come Fabian Ruiz, Lobotka e Anguissa. Una squadra che grazie soprattutto al lavoro effettuato dal tecnico toscano Luciano Spalletti, ha saputo riguadagnare posizioni, dopo le ultime due stagioni, fino ad arrivare a occupare per più giornate il primo posto.

Attualmente il Napoli sta lottando con Milan e Inter per ottenere il primato in classifica, quando mancano circa otto giornate alla fine del campionato. Qualsiasi sia il risultato finale, il Napoli di Spalletti è tornato tra le big della serie A, giocando alla pari con i campioni d’Italia dell’Inter e riuscendo a battere la Juventus e il Milan. Manca forse un ultimo step e un paio di giocatori chiave per fare il definitivo salto di qualità, ma è indubbio che la squadra è tornato sugli stessi standard ottenuti da Sarri e Mazzarri, lottando per il titolo e quindi trovando accesso alla competizione più prestigiosa del momento: la Champions League. Importante anche il discorso di sponsor e pubblicità con la dirigenza che ha saputo coinvolgere un brand come Amazon, sponsor di manica durante la stagione in corso 2021-2022. Ricordando il periodo d’oro quando il circuito del betting e delle sale da gioco dei casino online italia erano presenti tra gli sponsor dei club italiani di serie A.

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