Calcio Napoli

Grassani: “Plusvalenze, ecco perché c’è la Juve e non il Napoli”

L’avvocato Mattia Grassani spiega il motivo per cui la Procura Figc ha riaperto il caso plusvalenze per la Juve e non per il Napoli.

Entrambe le società erano state assolte dalla giustizia sportiva per la questione plusvalenze. Ma nella giornata di ieri si è venuto a sapere che il caso Juve è stato riaperto. Questo è possibile grazie all’articolo 63 del codice di giustizia sportivo, che permette un’azione del genere quando ci sono nuovi atti che possono riguardare una sentenza già passata in giudicato.

Grassani: plusvalenze, i casi Juve e Napoli

L’avvocato Grassani al Corriere dello Sport spiega in cosa consiste il ricorso presentato dalla procura della Figc: “Si tratta di un ricorso per revocazione, ossia dell’unico strumento che consente la riaperture di un procedimento sui si è fermato il giudicato“.

Poi l’avvocato spiega che questo può accadere in “circostanze straordinarie quale l’emersione della falsità di prove utilizzate nel giudizio, l’omissione di fati decisivi ai fini della decisione sopravvenuti dopo il processo o che non potevano essere conosciuti, un errore di fatto commesso dal giudice. nelle 106 pagine del ricorso, la Procura Federale ha riposto stralci del materiale trasmessogli dalla procura di Torino, sostenendo che, ove gli elementi emersi dall’indagine penale fossero stati conosciuti agli organi di giustizia, il procedimento avrebbe avuto esito diverso“.

Con queste parole l’avvocato Grassani spiega il motivo per cui è riaperto il caso plusvalenze per la Juve e non per il Napoli. Non ci sono nuovi elementi contro la società azzurra che era stata tirata in ballo solo per il caso Osimhen, ma è stata assolta dalla giustizia sportiva.

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