Cristiano Giuntoli ha rilasciato una lunga intervista a Corriere dello Sport, si parla anche di quattro allenatori: Sarri, Ancelotti, Gattuso e Spalletti. Sono i tecnici che in otto anni di Napoli sono stati scelti da De Laurentiis e Giuntoli. Presidente con cui il direttore sportivo del Napoli dice di avere un ottimo rapporto di franchezza e disponibilità. Un rapporto che si è rafforzato negli anni e che li ha portati in questa stagione a rivoluzione la squadra, con l’acquisto anche di Kvicha Kvaratskhelia di cui svela molti retroscena.
Napoli: Sarri, Ancelotti, Gattuso e Spalletti, parla Giuntoli
- Otto anni a Napoli e quattro allenatori. Come ha vissuto Sarri, Ancelotti, Gattuso e Spalletti? E come ili racconta?
“Carlo è un aggregante straordinario, la sua forza è che non cerca mai alibi. Ha vinto tanto anche per questo. Maurizio è un ideologo, che sa fare un calcio speciale. Per questo ha fatto innamorare Napoli“. - Un ideologo ma anche un porcospino non crede?
“Sta chiuso nel mondo che si crea, parla con il gioco. Ed è poesia“. - Con Gattuso è stata prosa, però.
“È un trascinatore, Rino. Motiva il gruppo, più giovane degli altri e con meno esperienza. Ma molto applicato e generoso. C’è stata separazione bilaterale“. - E Spalletti? Qualcuno dice: vedrai che prima o poi impazzisce, com’è accaduto altrove. Lei non lo teme?
“Da noi non accadrà. È un talento speciale, perché non ha un solo spartito. È un camaleonte, cambia l’allenamento per ogni partita. Fa un calcio liquido in fase di possesso e solido in fase di non possesso. Alterna palleggio e verticalità. È il più completo di tutti. Il Liverpool gli ha dato campo, e lui ha fatto con Klopp quello che Klopp fa con gli altri“.