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De Luca tuona: “Se il Covid fosse partito da Napoli, ci avrebbero chiuso per 30 anni. Il Nord ringrazi il Padreterno”

Il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, risponde alle accuse dell’inchiesta di Report e alle polemiche del  Nord.

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Il Governatore della Campania, Vincenzo De Luca, ha parlato da San Marco di Castellabate (Salerno), De Luca ha toccato molti temi, dall’emergenza Covid all’inchiesta di Report:

Abbiamo in Campania il tasso più basso d’Italia di deceduti per Coronavirus. Si tratta di un doppio miracolo: uno perché qui abbiamo la quota più bassa d’Italia di risorse sanitarie e due perché eravamo appena usciti dal commissariamento della Sanità. Il mio terrore era l’area napoletana, che in alcuni tratti ha la densità abitativa di Hong Kong. In Campania ci poteva essere ecatombe. Ora possiamo andare a testa alta. Abbiamo retto meglio delle altre”.
“E’ stato fatto un bel lavoro: se Codogno fosse stata in Campania cosa sarebbe successo in Italia? Ci avrebbero tappato la bocca per altri 30 anni. Qui, ora possiamo dirlo, ci sono gli ospedali più sicuri. Inutile andare fuori a curarsi”.

INCHIESTA REPORT

De Luca è intervenuto anche sulle recenti inchieste firmate Report, e sull’ipotizzato scioglimento dell’Asl Napoli 1 per infiltrazioni mafiose: “Sputare è un’abitudine antica. Abbiamo dovuto apprendere dai giornali americani che l’ospedale più efficace al mondo nella lotta al Covid-19 è il Cotugno. Hanno fatto una polemica dicendo perché non ci sono malati nelle terapie intensive?’. E certo, ora li andiamo a prendere dalla Cina. Ma come, invece di ringraziare il Padreterno!”.

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DE LUCA BACCHETTA IL GOVERNO

“Abbiamo un governo di squinternati. Loro dicono che per le elezioni regionali a luglio siamo troppo a ridosso. Ma mancano due mesi a fine luglio. A settembre, invece, si sovrapporrà l’inizio dell’anno scolastico con le elezioni e con una possibile nuova ondata di Covid. Quindi bisognerà aprire l’anno scolastico, poi chiudere le scuole per le elezioni, poi riaprirle, poi capire se stiamo contraendo influenza o Covid-19. Ma hanno deciso così, hanno paura del voto. Vorrà dire che a settembre perderanno ancora più voti”.

TURISMO IN CAMPANIA

Ora ci vuole un ultimo sforzo. So che la mascherina è fastidiosa ma bisogna tenerla. Ci vuole senso di responsabilità. E torneranno anche i turisti, perché capiranno che il Cilento e la Campania in generale sono terre sicure. E se il turista ha la percezione di sicurezza torna“.