De Laurentiis a le Parisienne parla del Psg come di una società di prestigiatori finanziari che nascondono in finanziamenti in Quatar.
Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli, è intervenuto ai microfoni del quotidiano francese Le Parisien. Il 69enne produttore cinematografico si è concesso alcune dichiarazioni sul Fair play finanziario, con la sua solita schiettezza, durante la lunga intervista che ci ha regalato alla vigilia del PSG-Napoli.
Qual è l’obiettivo del Napoli nelle prossime due partite contro il Psg?
“PSG? Il nostro obiettivo nelle prossime due partite è conquistare quanti più punti è possibile. Poi è chiaro, ci interessa anche l’aspetto economico visto che le vittorie portano tanti soldi. Inoltre è l’occasione per i nostri calciatori di far vedere il proprio valore. Pazzesco mettere il Liverpool in terza fascia, è pazzesco davvero visto che è arrivato in finale… Ma con la UEFA, è come a scuola, non possiamo sfidare le regole”.
Il PSG rischia di uscire dalla Champions?
“E’ un club con una disponibilità molto forte, non ha problemi economici. Se il loro bilancio è in rosso, come dei prestigiatori, lo fanno diventare bianco. Sono entrato nel calcio nel 2004 quando ho preso il Napoli dal fallimento senza sapere nulla del calcio. Per me il calcio non è un modo per fare altri investimenti, come per il Qatar. Lo reputo un settore come quello del cinema. In tre anni siamo arrivati in serie A e da 525esimi in classifica UEFA oggi siamo 14esimi. Abbiamo fatto molta strada facendo esplodere giocatori come Lavezzi, Cavani , Higuain, Insigne, Mertens”.
“A Napoli abbiamo sempre avuto ottimi allenatori e cerchiamo calciatori con buoni metodi. In estate ho rilevato il Bari, quindi abbiamo l’opportunità di far maturare giocatori che non sono pronti”.
Fair play finanziario
“Il PSG non rispetta il fair play finanziario? Con i russi, i Qatariani, gli arabi e forse i cinesi in futuro, è molto facile nascondere i finanziamenti. Se i qatarioti sponsorizzano il PSG via Qatar Airways per 100 milioni di euro sulla maglia, nessuno dice nulla”.
Il FPF tiene conto dei contratti
“In Italia ci sono almeno quattro squadre che non dovrebbero giocare, perché sono piene di debiti. Fare indagini non è compito mio. Mi piace molto Ceferin ma deve essere diplomatico. È un avvocato molto intelligente. Quando assumi un ruolo politico, non devi commettere un errore. Se dopo 10 giorni di campionato una squadra ha 30 punti e la seconda a 22 punti, come in Ligue 1, c’è qualcosa che non funziona, non c’è equilibrio. Il PSG vuole vincere la Champions League forzando la mano, ma per cosa?”.
Tutti i club vogliono vincere…
“Va bene, ma se inviti sei persone a cena a casa, comprerai 100 kg di spaghetti e cinquanta scatole di pomodori?”