Dopo la sconfitta di Empoli, Aurelio De Laurentiis aveva minacciato il ritiro punitivo per il Napoli, ma alla fine ha deciso di non attuarlo, confidando in una reazione contro la Roma.
La pesante sconfitta sul campo dell’Empoli aveva fatto esplodere la rabbia di Aurelio De Laurentiis, che nell’intervallo aveva duramente rimproverato giocatori e staff tecnico minacciando addirittura un ritiro punitivo immediato in caso di “ennesima figuraccia“. Voci di un possibile ritiro fino al termine del campionato si sono così diffuse con insistenza.
Lo sfogo di De Laurentiis ad Empoli
Secondo le ricostruzioni, il presidente azzurro sarebbe sceso negli spogliatoi del Castellani per un duro sfogo contro Calzona e la squadra, già sotto nel punteggio e deludente in campo. Parole durissime che avrebbero fatto presagire una punizione esemplare se il Napoli non avesse cambiato atteggiamento.
La minaccia di un ritiro punitivo immediato sarebbe stata concreta, tanto che De Laurentiis avrebbe richiesto di reperire un hotel per dare seguito alle sue intenzioni dopo la sconfitta finale. Sembrava l’anticamera di un provvedimento drastico.
Niente ritiro, c’è fiducia per la Roma
Alla fine però, il presidente ha deciso di tornare sui suoi passi e affidarsi ancora una volta alla volontà di reazione dei suoi giocatori. Nessuna “trattativa” con Calzona e il capitano Di Lorenzo, ma piena fiducia che dall’interno dello spogliatoio possa arrivare la svolta giusta.
Una decisione ponderata dal patron, che ha scelto di dare ancora una chance ai suoi uomini, soprattutto in vista del delicatissimo impegno contro la Roma all’atto conclusivo di questo disastroso periodo di forma.
De Laurentiis confida che il carattere dei campioni d’Italia possa finalmente riemergere al “Maradona” in quella che potrebbe essere l’ultima chance per rialzare una stagione sprofondata nell’anonimato più totale dopo i fasti dello scorso anno.
Il ritiro punitivo resta quindi per ora solo un’ipotesi minacciata, non attuata. Una sorta di ultima spia accesa dal presidente per scuotere un gruppo che sembra vivere un autentico incubo dopo la cavalcata trionfale appena qualche mese fa.