Calcio Napoli

D’amico: “Fagioli ha fatto un tunnel a Messi, non verrà al Napoli è in un top club”

Il procuratore sportivo Andrea D’Amico parla di Napoli e Sassuolo, e si sofferma anche sul futuro di Fagioli.

Durante la trasmissione “Si Gonfia la Rete” su Radio CRC, il procuratore sportivo di Consigli, Andrea D’Amico, è intervenuto per parlare della partita tra Napoli e Sassuolo. D’Amico ha espresso la sua stima nei confronti del Napoli come avversario temibile e ha lodato la competenza di Spalletti e dell’organizzazione a partire da Giuntoli. Inoltre, ha sottolineato l’importanza della Champions League come vetrina per i giocatori e ha parlato del valore di investire nei giovani giocatori, come il promettente Fagioli della Juventus. D’Amico ha anche evidenziato la necessità di rivedere il sistema del settore giovanile del calcio italiano per migliorare il tasso di successo dei giovani talenti italiani.

Cosa mi dice Consigli sulla partita contro il Napoli? La sua stima è importante come quella del Sassuolo. Si ha consapevolezza che il Napoli sia un avversario molto temibile. Il Napoli per me non è solo un bene per il calcio italiano, ma anche per il calcio europeo. Sarei il primo a gioire per qualcosa che non citiamo per scaramanzia ma che abbiamo tutti insieme. Il Napoli può arrivare a centrare il bersaglio grosso. Spalletti si è confermato ad altissimo livello come tutta l’organizzazione a partire da Giuntoli. Quando senti la musichetta della Champions League è un grande stimolo ed una grande motivazione aggiunta. Il calcio è cambiato, mentre una volta c’erano i giocatori bandiera, adesso ormai è un pensiero collettivo sia di presidenti che di giocatori che andare a giocare in Champions ti mette in una vetrina importante per la tua carriera.

È come quando un giocatore fa bene come Fernandez ai Mondiali, è chiaro che se in una vetrina così importante diventi campione del mondo, il Chelsea spende 120 milioni per acquistarti. La competenza è fondamentale, soprattutto nell’area tecnica con il direttore sportivo e i suoi collaboratori che devono creare una gestione dinamica dei calciatori col calciomercato. Se prendi dei giocatori semi sconosciuti e li valorizzi, hai la possibilità di avere i salari bassi. Giuntoli ha dimostrato di essere abilissimo in queste operazioni supportato anche dal presidente. Questa è la via giusta che percorrono anche squadre come la Juventus che ha scoperto la rivalorizzazione dei giovani. Questo sistema non funziona più se le grandi sono indebitate“.

D’amico ha poi aggiunto: “Spezzerei una lancia in favore di tutti i settori giovanili del calcio italiano, sono tutti molto giovani. Sono venuti fuori i Totti, i Del Piero, i Cannavaro. Quanti italiani giocano nel campionato di Serie A? Pochissimi, quasi il 30%. Quanti che escono dal settore giovanile hanno l’approdo in prima squadra? Pochi. C’è il rischio di non raggiungere i propri obiettivi. Mentre prima nelle grandi società a chi arrivava alla fine del settore giovanile gli veniva fatto un contratto e mandato in prestito, adesso viene lasciato libero perché se mandi in prestito il giocatore in categorie inferiori devi coprire lo stipendio. È tutto un sistema che va ristudiato, non è più attuale per l’importanza e il valore economico che ha raggiunto il calcio di oggi.

Fagioli nei tre di centrocampo del Napoli? Sta giocando nella Juventus che è una squadra molto importante. La Juventus è consapevole del valore di Fagioli perché c’è un grande lavoro dietro su di lui. È un investimento fatto in maniera scientifica. A livello tecnico-sportivo è un grandissimo giocatore giovane perché più si alza il livello e più gioca bene, non ha un gap della personalità. Di Natale con l’Udinese faceva prestazioni incredibili, ma poi quando andava in nazionale o con altre squadre non rendeva al meglio. Fagioli contro ha personalità, anche contro il PSG ha fatto il tunnel a Messi”.

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