Conte tra scudetto e futuro: il Napoli aspetta una scelta, la città ha già votato

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NAPOLI – Non è stata solo una conferenza stampa quella di Antonio Conte alla vigilia di Parma-Napoli. È sembrato piuttosto l’inizio di un doppio percorso: uno immediato, legato allo scudetto da chiudere in uno sprint a due con l’Inter; l’altro più complesso, che riguarda il futuro sulla panchina del Napoli. In mezzo, parole che pesano. O che tacciono. Come sottolinea Antonio Corbo su Repubblica Napoli, il tecnico ha parlato anche restando in silenzio, come solo i leader sanno fare: “Indecifrabile, ma sa parlare anche quando sta zitto”.

Conte sente di aver già compiuto qualcosa di importante. «Abbiamo preparato una grande torta, manca solo la ciliegina», ha detto. Lo scudetto sarebbe il quinto in Italia. Ma anche, forse, il suo ultimo atto in azzurro.
Nessuna smentita, nessuna conferma

Le voci su un possibile ritorno alla Juventus si rincorrono, ma nessuna domanda, nessuna risposta. “Si conoscono bene – scrive ancora Corbo – la domanda sarebbe stata respinta con quel suo tono irridente”. In conferenza, Conte ha evitato il tema, mantenendo il controllo. Ma ha lasciato intendere tutto. Ha parlato da uomo che sente di avere già dato molto.

E i numeri lo dimostrano. Il Napoli è l’unica grande novità di questo campionato: compatto, solido, cinico. “Solo Conte poteva rimettere in piedi un Napoli finito in pezzi dopo lo scudetto”, osserva Repubblica Napoli. Non spettacolare, ma efficace: 57 gol fatti, 27 subiti, miglior difesa della Serie A.
Il nodo dell’età e la riflessione strategica

Un dato colpisce su tutti: il Napoli è la squadra che ha utilizzato più minuti di ultratrentenni nei cinque top campionati europei, ben 16.122. Da Di Lorenzo a Lukaku, da Lobotka a Juan Jesus. Conte, come Inzaghi, si è affidato all’esperienza. Ma ora serve pensare a chi guiderà il prossimo ciclo.

È qui che si apre il vero confronto con De Laurentiis. Il patron dovrà decidere se proseguire con Conte, puntando ancora sull’usato sicuro, oppure ripartire da un nuovo progetto tecnico, più sostenibile, alla ricerca di nuovi Kvara e Osimhen.
La città ha scelto

E la città? Ha già votato, scrive Corbo. Il referendum è virtuale, ma il messaggio è chiaro: sì alla conferma di Conte, no al ritorno in bianconero. Ora tocca ai due protagonisti guardarsi in faccia e dirsi la verità, senza scontro, ma con coraggio. Perché in gioco c’è il futuro. E forse qualcosa in più.