Antonio Conte introduce un nuovo regime di disciplina e ambizione al Napoli, con regole stringenti e un’attenzione senza compromessi.
NOTIZIE CALCIO NAPOLI. Antonio Conte ha portato un vento di cambiamento al Napoli con l’imposizione di rigide regole e un’attenzione ferrea alla disciplina. Secondo quanto riportato dal Corriere dello Sport, il tecnico partenopeo non tollera compromessi e ha chiarito che chi non rispetta le regole sarà escluso senza mezzi termini. Ecco quanto si legge sul noto quotidiano sportivo:
“Ora, però, la società deve supportarlo con un salto di qualità sul mercato. Conte non mette ansia al club né alza la voce: conosce i tempi del mercato, li rispetta. Deve andar via Osimhen e con i 120 milioni incassati ci saranno i nuovi acquisti. Il ritiro estivo del Napoli è come il vecchio Centro addestramento reclute dei militari. Per tutti Conte è «mister», non «Antonio» (anche per il fratello Gianluca). Lui comanda, i giocatori eseguono. E imparano. In hotel, per esempio, prima mangiava la squadra e poi trenta minuti dopo tutti gli altri: De Laurentiis ne è contento, voleva regole nuove. Le ha avute. Ed è il primo a rispettarle. Da capo. Forse, non vedeva l’ora che arrivasse uno così”.
Conte, un ‘approccio’ fuori dagli schemi
Il ritiro estivo del Napoli, che evoca la severità dei centri addestrativi militari, riflette l’approccio rigoroso di Conte. Il mister, noto per il suo stile diretto e meticoloso, ha già fatto sentire la sua presenza in maniera tangibile: dall’organizzazione degli allenamenti, che prevedono sessioni atletiche intense anche al buio, fino alla gestione della squadra negli hotel, dove ogni dettaglio segue una pianificazione rigida.
Conte, che preferisce essere chiamato semplicemente “mister” da tutti, ha messo al centro della sua filosofia il concetto di gruppo e il bene comune. Secondo il Corriere dello Sport, la prima regola di Conte è chiara: chi sgarra viene escluso. Questo approccio, seppur rigido, è aperto anche a cambiamenti e adattamenti, a patto che i giocatori dimostrino impegno e dedizione sul campo.
“La prima regola è il gruppo, il bene comune: chi sgarra va fuori. Conte lo ha detto e ripetuto. Antonio è rigido, ma disponibile a cambiare idea. L’atteggiamento di Conte con i giocatori dipende dal loro impegno: se è deluso li attacca anche pubblicamente, come tante volte con i difensori durante l’allenamento”.
Poi ancora: “Anche al buio Conte non ammette cali di tensione: il lavoro viene svolto con la massima intensità. Ieri, ultimo giorno di ritiro, ha preteso un allenamento atletico alle 14,30, durata di un’ora: e così la partenza dal ritiro è avvenuta direttamente dallo stadio di Carciato e non, come tutte le altre volte, dall’hotel. Perché la regola è: chi ha tempo, non perda tempo. E ieri, dunque, doppio allenamento. Prima dei tre giorni di relax. Ha preso atto di quello che c’è, proverà ancora a salvare qualcuno a Castel di Sangro, ma la lista che consegnerà a De Laurentiis e Manna, quando la consegnerà, dovrà essere come la tavola di Mosè”.
Conte ha già espresso la sua visione chiara al club, dimostrando una gestione strategica del timing e delle esigenze di mercato. Il suo metodo, seppur severo, sembra essere ben recepito dall’ambiente, con la dirigenza soddisfatta della disciplina rinnovata.