Conte amaro dopo il pari col l’Eintracht: «Catenaccio tedesco, ma noi restiamo ambiziosi»
NAPOLI – Dopo il pareggio a reti bianche contro l’Eintracht, la strada europea del Napoli si fa sempre più tortuosa. Come riporta Fabio Mandarini, inviato del Corriere dello Sport, gli azzurri restano fermi a 4 punti in classifica, con una sola vittoria in quattro giornate. Il rischio di vedere sfumare la zona playoff è concreto, e la prossima sfida del 25 novembre contro il Qarabag al Maradona sarà una tappa da non fallire.
«Una squadra tedesca ha imparato bene come si fa il catenaccio italiano», ha commentato con amarezza Conte, come riferisce Fabio Mandarini sul Corriere dello Sport. «Se avessimo fatto noi una partita del genere, in Germania parlerebbero di calcio da vecchia epoca. Catenaccio e ripartenze. Massimo rispetto, sia chiaro: diciamo che siamo comunque dei buoni insegnanti».
Nell’articolo di Mandarini pubblicato dal Corriere dello Sport emerge tutta la frustrazione del tecnico: il Napoli domina, costruisce, ma non concretizza. «Stiamo cercando di proporre un calcio europeo, dominando la partita e lasciando buone impressioni. È innegabile però che non facciamo gol: abbiamo avuto occasioni clamorose, ma sarei più preoccupato se non le creassimo», ha spiegato Conte, sottolineando anche la stanchezza di un gruppo impegnato in un ciclo di sette partite ravvicinate.
Come sottolinea ancora Fabio Mandarini del Corriere dello Sport, Conte difende i suoi uomini e guarda avanti con pragmatismo: «Non posso rimproverare nulla ai ragazzi per l’impegno e lo spirito. Dobbiamo crescere insieme, tenendo conto anche degli infortuni. Giocando ogni tre giorni cambia tutto, ma affrontiamo ogni problematica nel miglior modo possibile».
Infine, il tecnico azzurro ha parlato delle assenze pesanti e delle difficoltà di adattamento: «Senza De Bruyne dobbiamo inventarci soluzioni, come Elmas da regista. A livello numerico siamo in difficoltà, soprattutto a centrocampo. Se McTominay o Hojlund avessero segnato, sarebbe finita 3-0. Ma il nostro obiettivo resta quello di crescere, essere ambiziosi e percorrere con coraggio questa strada».
