Koulibaly goal al Chievo e al razzismo. La prima doppietta stagionale del difensore del Napoli al Bentegodi, uno stadio che ha sempre accolto male i napoletani.
Verona che sia Hellas o Chievo non fa differenza, la tifoseria scaligera è sempre stata razzista nei confronti dei napoletani. E’ un segno del destino la doppietta di Koulibaly al Chievo sia avvenuta al Bentegodi. L’impianto Veronese è stato sede di numerosi atti di razzismo verso la tifoseria partenopea.
Tutti ricorderanno gli striscioni: “Benvenuti in Italia!, Africani, Lavatevi!”, “Vesuvio pensaci tu!, Forza Vesuvio!”, quest’ultimo esposto durante un incontro Verona-Napoli, e dipinto sull’autostrada alle porte della città veneta, con l’auspicio di un’eruzione distruttrice. I tifosi napoletani alla prima occasione al San Paolo non si scomposero – come si era temuto dopo certe offese becere, con atteggiamenti pesanti, ma risposero con un gigantesco striscione su cui scrissero: “Giulietta è ‘na zoccola e Romeo è cornuto“. Notare la sublime differenza di genialità tra le due tifoserie.
KOULIBAY CONTRO IL RAZZISMO
L’uomo nero a segno nella tana dei razzisti, Koulibaly, aveva una sete spietata di rivincita dopo l’autorete dell’Emirates, ha risposto sul campo anche ai tanti, scrive la Gazzetta, troppi razzisti che gravitano intorno al mondo del calcio. L’ultimo episodio proprio a Londra, dove è stato insultato in un video su Snapchat (l’Arsenal sta indagando su un suo tifoso), ennesima vergogna di una stagione in cui è stato vittima degli imbecilli. Anche a San Siro, durante Inter-Napoli la notte di Santo Stefano. Eppure lui va avanti sulla sua strada, forte anche di un rapporto con Ancelotti a dir poco eccezionale: «Lui sale sempre sui calci d’angolo, ha detto Ancelotti, soprattutto perché è fortissimo di testa. Mi sorprende che abbia segnato perla prima volta in questa stagione solo ad aprile. Speriamo sia di buon auspicio per giovedì».
LE PAROLE DI KALIDOU KOULIBALY
Il difensore è ormai focalizzato sulla sfida all’Arsenal. «Sappiamo dove abbiamo sbagliato e che dovremo giocare al nostro livello se vorremo passare il turno. Dobbiamo crederci fino alla fine, possiamo fare qualcosa di molto bello. Siamo molto arrabbiati dopo la prova dell’andata e vogliamo mostrare un’altra faccia».