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Scandalo Scommesse, Padovan: “Pene non eque: i dieci mesi inflitti a Tonali sono nulla”

Il giornalista Giancarlo Padovan, si è soffermato sulle pene inflitte a Fagioli e Tonali relative alle scandalo del calcio scommesse.

Nel recente editoriale, il giornalista Giancarlo Padovan ha messo in discussione le pene inflitte a Nicolò Fagioli e Sandro Tonali in relazione allo scandalo delle scommesse che ha coinvolto il mondo del calcio. Secondo Padovan, i sette mesi di squalifica patteggiati da Fagioli e i dieci mesi concessi a Tonali non sono in linea con la gravità dei loro reati.

Fagioli è stato sanzionato per le scommesse effettuate su siti illegali legati al calcio, anche se non riguardavano la Juventus, con una squalifica di sette mesi. D’altra parte, Tonali ha ricevuto dieci mesi di squalifica per aver scommesso sulle squadre in cui ha giocato, anche se non sul risultato delle partite. Secondo Padovan, questa disparità di condanne non è giustificata, specialmente considerando che scommettere sulla propria squadra dovrebbe essere considerato un atto molto più grave.

Secondo le parole di Padovan, “Se Nicolò Fagioli ha patteggiato sette mesi di squalifica per aver scommesso su siti illegali legati al calcio, ma mai sulla Juventus, i dieci mesi inflitti a Sandro Tonali sembrano eccessivamente leggeri. Questo sia perché l’ex milanista aveva scommesso sulle squadre in cui ha giocato, sia perché la natura delle scommesse non dovrebbe fare differenza. Scommettere sul risultato della propria squadra dovrebbe essere considerato un grave reato e dovrebbe essere punito di conseguenza.”

L’editoriale critica anche il fatto che entrambe le condanne, seppur patteggiate, non riflettano adeguatamente la serietà del reato sportivo commesso. Padovan avrebbe voluto vedere pene più severe: “Personalmente, mi aspettavo diciotto mesi di squalifica per Fagioli e due anni per Tonali. Saremmo rimasti comunque al di sotto dei tre anni e, secondo me, avrebbe mandato un messaggio più forte: chi scommette, paga. Gli sconti concessi sembrano troppo generosi.”