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Cannvaro: “Ferlaino mi disse, o vai a Parma o falliamo”, certi discorsi con De Laurentiis non si fanno più

Fabio Cannavaro ad Amazon Prime Video svela un retroscena di mercato quando dal Napoli si trasferì al Parma a luglio del 1995. Quell’operazione fece entrare nelle casse del Napoli di Corrado Ferlaino circa 13 miliardi di lire, soldi fondamentali per la sopravvivenza del club in quel momento. Il giocatore non voleva trasferirsi a Parma, lo aveva anche dichiarato apertamente, ma alla fine dovette andare via. Ora dopo anni Fabio Cannavaro fa luce su quell’operazione di calciomercato: “Ricordo ancora le parole di Ferlaino che mi disse ‘O vai al Parma oppure falliamo ed è colpa tua’ e allora io non avevo scelta. Ma io piansi tanto. Ho il rimpianto di non aver vinto a casa mia come è successo ad esempio a Totti alla Roma“.

Fabio Cannavaro con la maglia del Napoli.

Cannavaro a Prime Video sull’addio al Napoli aggiunge: “Sono andato via troppo presto nonostante con Napoli io abbia sempre avuto un rapporto speciale, questa è la città in cui sono nato. Potendo sarei rimasto più a lungo, ma in quel momento si dovevano sanare i debiti della società“. Dopo l’addio di Cannavaro la parabola di quel Napoli è andata sempre più in discesa fino al fallimento, la Serie C e l’arrivo di De Laurentiis.
Ora il Napoli è stabilmente in Europa e quest’anno è ritornato in Champions League. Gli addii eccellenti non mancano, perché il Napoli ha venduto calciatori come Higuan, Cavani, Lavezzi, Fabian Ruiz e Koulibaly. Ha anche lasciato scadere contratti come Insigne e Mertens, ma lo ha fatto poggiando su basi economicamente solide.
De Laurentiis dal punto di vista economico, nel bene o nel male, non deroga. Quando il Napoli ha venduto nessuno mai ha potuto prenderlo per la gola, perché i conti del Napoli sono perfetti ed anche il tetto agli ingaggi è servito per mantenere stabile la società dal punto di vista finanziario, senza fare debiti con le banche e avere magari poi problemi nel futuro, come sta accadendo ad esempio all’Inter con Zhang che vuole vendere la società dopo aver emesso bond e accumulato debiti.