Calcio Napoli

Ancelotti, la sorella svela: “Infanzia difficile, eravamo poveri. Non avevamo televisore e bagno”

La testata Relevo si è soffermata sull’infanzia del tecnico Carlo Ancelotti attraverso il ricordo della sorella Angela.

Nel cuore di Reggiolo, il paese di nascita di Carlo Ancelotti, la storia dell’ex allenatore del Napoli emerge attraverso le parole toccanti di sua sorella, Angela. In un’intervista esclusiva con la testata spagnola Relevo, Angela Ancelotti ha svelato gli anni difficili della loro infanzia, sottolineando le sfide che hanno dovuto affrontare nella campagna italiana del dopoguerra.

“Ricordo l’atmosfera della nostra casa, una classica dimora di campagna. Non c’erano né televisore né bagno, ma avevamo la luce. Eravamo poveri, ma non ci mancava mai nulla”, ha ricordato Angela. “Mio fratello ha iniziato a giocare a calcio quando aveva solo sei anni. Da quel momento, ci ha sempre riempito di soddisfazioni. Mia madre osservava in silenzio, mentre papà Giuseppe era il suo più grande tifoso”.

Ancelotti, sin da giovane, ha dimostrato il suo talento nel calcio. Fausto Mazza, suo amico d’infanzia, ha condiviso preziosi ricordi: “Ho giocato con Carlo nell’oratorio e poi insieme siamo entrati nel mondo del Reggiolo Calcio. Avevamo solo 14 anni, ma già allora si vedeva che Carlo aveva un talento straordinario. Nella nostra squadra, il miglior giocatore era un attaccante. La gente veniva allo stadio per vederlo giocare, ma quando c’era bisogno di una mezz’ala, hanno scelto Ancelotti. Entrambi hanno brillato nelle giovanili del club parmense. Quando la prima squadra era in Serie C, Carlo ha avuto la sua grande opportunità. Debuttò segnando due gol in uno spareggio contro la Triestina, portandoci in Serie B”.

La sua infanzia modesta non è stata un ostacolo, ma piuttosto il motore che lo ha spinto a diventare uno dei più grandi allenatori nel mondo del calcio. Un esempio di resilienza e passione che continua a ispirare migliaia di giovani aspiranti calciatori in tutto il mondo.