Le IntervisteTutto Napoli

Allan, tutta la verità sul Napoli: Da Sarri ad Ancelotti all’ammutinamento

Allan è diventato subito leader nell’Everton di Carlo Ancelotti ma non dimentica Napoli. Il brasiliano: “ringrazierò per sempre De Laurentiis e i tifosi”.

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Allan ormai è un giocatore leader in Premier league ma non ha dimenticato Napoli. Il centrocampista brasiliano al corriere dello sport, ha raccontato cinque anni di amore con la maglia azzurra: “ringrazierò per sempre De Laurentiis e i tifosi. tutti correvano allo stadio per vederci, nessuno giocava bene come noi, è mancato solo lo scudetto“.

ALLAN SUL NAPOLI

C’è stato un momento difficile in cui abbiamo perso diverse partite e sono nate alcune discussioni. Ma quel piccolo incidente, durante i miei cinque anni nel Napoli, non toglie niente alla mia storia in un club così grande. E’ stato l’unico momento sbagliato: cose che accadono, impariamo da loro, non esistono rancori. Provo gratitudine, ringrazierò sempre il presidente De Laurentiis per l’opportunità che mi ha dato di indossare quella maglia e ringrazierò sempre i tifosi per come mi hanno abbracciato”.

SARRI E ANCELOTTI

Carlo Ancelotti è un professore, sono felice di poter lavorare ancora con lui. Al mio Napoli è mancato solo lo scudetto. Ricordo lo spettacolo che regalavamo con Maurizio Sarri. In campo, a livello di movimenti, c’era un’armonia fantastica. Tutti ammiravano il nostro calcio e non vedevano l’ora di andare allo stadio a guardare il Napoli, è mancato solo lo scudetto. Ancora oggi mi fa male non aver vinto il titolo. Questo è l’unico rimpianto”.

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L’INFANZIA IN BRASILE

Allan al corriere dello sport, racconta la “infanzia complicata” a Piscinao de Ramos, quartiere della zona Nord di Rio de Janeiro, una favela lacerata dalle guerriglie tra bande di spacciatori e polizia. “Quando cresci in una comunità in cui la vita è dura, sogni di diventare calciatore e di offrire una vita migliore alla tua famiglia. Quando avevo vent’anni e mia moglie Thais stava dando alla luce il nostro primo figlio, il mio pensiero è stato quello di lavorare ancora più duramente per dargli tutto ciò che io non avevo avuto da bambino“.

LIVERPOOL

Siamo ancora in hotel, aspettiamo di trasferirci a casa nostra. È stato triste lasciare così tanti cari amici a Napoli, ma siamo affascinati da questa nuova esperienza. L’Everton ha tutte le qualità per vivere una grande stagione. Dobbiamo restare umili e non pensare di essere una squadra di superstar”.

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