Calcio Napoli

Bologna-Napoli, tifosi azzurri aggrediti: “Sono sbucati in 30/40. Hanno chiamato ‘scimmie’ noi e dei bambini”

Episodi vergognosi accaduti durante la sfida di Serie A tra Bologna e Napoli e che hanno coinvolto diversi tifosi azzurri.

Durante la sfida della 37esima giornata di Serie A tra Bologna e Napoli, si sono verificati episodi vergognosi all’esterno dello Stadio Dall’Ara. Un gruppo di tifosi azzurri è stato aggredito sia prima che dopo il fischio d’inizio. Un sostenitore del Napoli, che ha preferito mantenere l’anonimato, ha raccontato in un’intervista a SerieANews.com ciò che è accaduto, offrendo un resoconto sconcertante.

“Eravamo in città per la partita. Avevamo parcheggiato l’auto in una zona tranquilla insieme ai miei amici. Non sapendo esattamente dove si trovasse il Settore Ospiti, ci stavamo dirigendo verso la Curva. Improvvisamente, da un viale, sono sbucati fuori 30-40 tifosi del Bologna. Si sono avvicinati a noi brandendo bandiere e cinture. Ci hanno circondato e abbiamo visto loro saltarci addosso.”

Hanno iniziato a insultarci, chiamandoci ‘terroni’, ‘scimmie’, ‘colerosi’. Ci hanno rubato bandiere e sciarpe. Continuavano a provocarci per cercare uno scontro. Eravamo in minoranza e non potevamo difenderci, quindi siamo scappati via in fretta. Per fortuna non abbiamo riportato ferite, ma non so come sia stato possibile.”

E purtroppo la vergogna non si è fermata qui: “Abbiamo assistito a una situazione simile poco dopo. Mi è dispiaciuto molto. Ho visto una famiglia a cui sono state strappate le cose. I bambini piangevano perché avevano perso la loro maglia. I genitori non potevano fare nulla. Persone adulte chiamavano i bambini ‘scimmie’. Avevamo previsto che ci avrebbero raggiunto mentre raggiungevamo l’auto, infatti, li abbiamo visti muoversi insieme da lontano, continuando quanto avevano fatto prima del match.”

Abbiamo visto famiglie uscire dalla tribuna riservata ai tifosi del Napoli, private dei loro averi. Fortunatamente, la polizia è stata chiamata in tempo ed è riuscita a fermare gli aggressori. Siamo stati costretti a percorrere 3-4 chilometri per raggiungere l’auto, che si trovava a soli 200 metri da noi, per evitare di incrociarli.”

Episodi vergognosi che mai dovrebbero esistere.

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