Calcio Napoli

ADL furibondo: nessun premio alla squadra per la Supercoppa

Furia azzurra: De Laurentiis scontento per le prestazioni del suo Napoli. Si aggiunge anche la mancanza di premi alla squadra dopo la Supercoppa.

Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli, è attualmente furioso a causa delle deludenti prestazioni della squadra durante la stagione, e questa rabbia si è intensificata ulteriormente a seguito della mancata assegnazione di premi alla squadra dopo la Supercoppa. Secondo quanto riferito dall’edizione odierna del quotidiano Il Mattino, il patron ha preso una serie di decisioni drastiche per cercare di risollevare le sorti della squadra.

Il Napoli sta attraversando uno dei periodi più difficili dalla gestione di De Laurentiis. La brutta stagione ha spinto il presidente a prendere provvedimenti immediati, ordinando un ritiro per tutti i giocatori in vista della cruciale partita di campionato contro la Salernitana. L’obiettivo è ottenere una prova di orgoglio dai calciatori e evitare ulteriori perdite di terreno nella corsa per la zona Champions League.

L’edizione odierna de Il Mattino riporta le parole di De Laurentiis: “Non ha nascosto il suo stato d’animo, è furibondo. Questo ‘ritiro a tempo determinato’ è il minimo che gli è venuto in mente. Aveva in mente anche alcuni premi in vista della Supercoppa, ma al momento il vice presidente Edo De Laurentiis, rappresentante dei vertici nel ritiro, non ne ha fatto cenno”.

La mancanza di premi alla squadra dopo la Supercoppa ha aggiunto un ulteriore motivo di frustrazione per De Laurentiis. Mentre il presidente aveva inizialmente pianificato di elargire riconoscimenti in caso di vittoria, sembra che tale possibilità sia stata ignorata, almeno finora, dal vice presidente presente nel ritiro.

È importante notare che la Supercoppa Italiana, grazie all’introduzione della Final Four, offre alla vincitrice un premio consistente di 8 milioni di euro. La decisione di non premiare la squadra potrebbe avere ripercussioni sul morale dei giocatori e sulla coesione del gruppo, mettendo ulteriormente sotto pressione De Laurentiis e la dirigenza del Napoli.

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