Calcio Napoli

Caso Acerbi-Juan Jesus, ascoltato il difensore dell’Inter: si attende la sentenza

Francesco Acerbi ha fornito la sua versione dei fatti alla Procura FIGC in un’audizione in videoconferenza. Ora si attende la sentenza del Giudice Sportivo.

CALCIO NAPOLI – È arrivata la versione di Francesco Acerbi sul caso che lo vede coinvolto insieme a Juan Jesus del Napoli. Il difensore dell’Inter è stato ascoltato in videoconferenza dalla Procura FIGC guidata da Giuseppe Chinè, in quella che potrebbe essere una delle ultime audizioni prima della sentenza del Giudice Sportivo.

L’audizione di Acerbi

Come riportato da Sky Sport, Acerbi ha avuto modo di fornire la propria ricostruzione dei fatti relativi alle presunte frasi razziste rivolte al difensore brasiliano del Napoli durante il recente scontro diretto. È toccato dunque al diretto interessato replicare alle accuse mosse da Juan Jesus.

Attesa per la sentenza

Dopo l’audizione di Acerbi, la Procura FIGC dovrebbe essere in possesso di tutti gli elementi necessari per permettere al Giudice Sportivo di esprimersi con un verdetto definitivo. Tale sentenza è attesa per la prossima settimana.

Le possibili conseguenze per Acerbi

In caso di conferma delle accuse di razzismo, il difensore dell’Inter rischia una pesante squalifica di 10 giornate che lo costringerebbe a saltare un lungo periodo di campionato, oltre a vedersi precluse eventuali convocazioni per gli impegni europei dei nerazzurri.

Clima di tensione

La vicenda ha inevitabilmente alimentato un clima di forte tensione tra le tifoserie di Inter e Napoli, oltre che nello stesso spogliatoio nerazzurro dove Acerbi risulta al momento isolato dai compagni in attesa di sviluppi.

Il calcio italiano si appresta a vivere altri giorni di apprensione in vista di un verdetto che potrebbe rappresentare un segnale forte nella lotta contro ogni forma di discriminazione e intolleranza. Tutte le parti in causa attendono la sentenza del Giudice per fare definitiva chiarezza.

Caso Acerbi-Juan Jesus, ascoltato il difensore dell'Inter: si attende la sentenza