Ultim’ora Nazionale: “danno la numero 10 ad un difensore” | È la prima volta nella storia: passiamo da Baggio a questo

Ultim’ora Nazionale: “danno la numero 10 ad un difensore” | È la prima volta nella storia: passiamo da Baggio a questo

Baggio-Eurosport-Napolipiu.com

Una notizia che sconvolto l’intero sistema: la numero 10 della Nazionale di calcio è stata data a un difensore. Svolta storica.

La maglia numero 10, da sempre simbolo di fantasia, talento e creatività, finirà sorprendentemente sulle spalle di un difensore centrale. Una decisione che ha immediatamente fatto discutere tifosi e addetti ai lavori, abituati a vedere quel numero indossato da fuoriclasse offensivi.

La scelta non è frutto di un capriccio, ma di una situazione d’emergenza. Con diverse assenze nel reparto offensivo, lo staff tecnico ha dovuto ridistribuire i numeri tra i convocati, senza lasciare vuoti dall’1 al 23. In questo contesto, il 10 è finito al giocatore che meno ci si sarebbe aspettati, un difensore solido e affidabile, ma certo non noto per la sua vena realizzativa.

È la prima volta nella storia della Nazionale che un difensore indossa il numero più iconico del calcio. Un evento che segna una piccola rivoluzione simbolica: il dieci non è più necessariamente sinonimo di fantasia, ma può rappresentare anche leadership, sacrificio e visione tattica.

I paragoni con i grandi del passato sono inevitabili: da Baggio a Totti, da Del Piero a Messi, il 10 ha sempre evocato poesia calcistica e genialità. Oggi, invece, quella cifra si ritrova al centro della difesa, in un contesto che sembra voler ribaltare le gerarchie del pallone.

Decisione inaspettata

C’è chi vede in questa decisione un gesto rivoluzionario: il numero non fa il giocatore, e ogni ruolo può portare con orgoglio un simbolo così importante. D’altra parte, i più tradizionalisti gridano allo scandalo, sostenendo che il dieci debba restare legato al talento puro, a chi accende le partite con un tocco.

Questa scelta, comunque vada, resterà nella memoria. Il difensore con il 10 sulle spalle diventa un’icona di un calcio che cambia, che non teme di rompere schemi e convenzioni.

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Una novità assoluta

Nello specifico secondo quanto riportato da Cronache di Spogliatoio Aymeric Laporte, difensore centrale della Spagna, ha indossato a sorpresa la maglia numero 10 nella partita contro la Bulgaria. Una scelta insolita ma obbligata: a causa delle assenze di Lamine Yamal, Dani Olmo e Ferrán Torres, la Federazione ha dovuto assegnare tutti i numeri dall’1 al 23, e il 10 è così finito sulle spalle del giocatore del Al-Nassr.

Non è l’unico caso curioso nella lista dei convocati: Jorge de Frutos, attaccante chiamato in sostituzione di Carvajal, ha vestito la maglia numero 2, tradizionalmente riservata a un difensore. La Spagna si è presentata quindi con una numerazione atipica e se la maglia con il numero 10 cucito sulla schiena finisce a un centrale di difesa, probabilmente, i giocatori talentuosi, i veri fantasisti di una volta proprio come Baggio forse sono sempre di meno. O non esistono addirittura più.