Serie A

Uefa e Figc inchiesta sulla Juve: hanno un obiettivo comune

Uefa e Figc stanno indagando per motivi diversi sulla Juve, ma per questioni sportivi. La procura di Torino indaga per la giustizia ordinaria.

Le rivelazioni intorno alla Juventus si moltiplicano sempre di più. Ci sono diverse intercettazioni di Agnelli che mettono in serio rischi l’ex presidente bianconero. Ovviamente c’è ancora un processo da fare e tutte le accuse devono essere ancora provate, ma la questione sta suscitando grande scandalo. Uno dei fatti che ha fatto scattare l’allarme tra i tifosi è riferito ad un incontro segreto tra pochi club di Serie A, a cui avrebbe partecipato addirittura anche il presidente della Figc Gravina.

Uefa e Figc indagano sulla Juve

Intanto va avanti anche il filone sportivo dell’inchiesta. La Uefa vuole vederci chiaro sul fair play finanziario, mentre la procura federale sta facendo i suoi controlli. C’è chi dice che può scattare la retrocessione per la Juve, ma al momento non si hanno certezze in questo senso. Ecco quanto scrive Gazzetta dello Sport:

Quando Nyon potrà consultare il fascicolo della Procura di Torino, avrà un’idea delle presunte violazioni al Fair play. Dovranno essere molto gravi per provvedimenti estremi. Ma non è escluso che, se la Uefa ravviserà violazioni, prenderà provvedimenti anche prima della Figc. Inchiesta autonoma Uefa e Figc hanno un obiettivo in comune: la verità veloce. Ideale sarebbe una decisione entro maggio, per le iscrizioni a campionato e coppe“.

Poi Gazzetta sull’indagine Uefa e Figc sulla Juve, aggiunge: “Perché oltre alla questione “licenze” della Figc che consentono l’amissione alle coppe, c’è la questione “fair play finanziario”, con le regole per i bilanci dei club nelle coppe. “Settlement” a rischio Se emergesse che i conti sono stati alterati con dolo, una sanzione sarebbe inevitabile. La Juve in deficit ha firmato un “settlement agreement” con l’Uefa. Una multa di 23 milioni, ridotta però a 3,4 milioni se entro tre anni (2024- 25) i conti torneranno in regola. Inoltre, limitazioni alle rose (fino al ’25-26 solo 23 giocatori in lista) e al mercato (a meno che il saldo sia positivo). Infrazioni più serie, però, porterebbero all’annullamento dell’accordo e a sanzioni pesanti. Rilevanza per l’Uefa Si diceva, però, cautela. Esempio: la Juve potrebbe non aver informato la Consob, o aver contabilizzato spese nell’anno successivo. Comportamenti penalmente gravi, ma meno rilevanti per la Uefa. I bilanci sono
analizzati su base triennale: se i conti del 2020 sono spostati al 2021, cambia poco. Soltanto la procura di Torino ha i documenti per capire che strada prenderà l’indagine Uefa e le possibili conseguenze sulle coppe della Juve“.

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